«E’ il raggiungimento di un obiettivo ambizioso e prestigioso per tutta la comunità, che ci siamo posti affinché Siena diventi motore dello sviluppo sostenibile del turismo. Un progetto per portare il turismo a servizio del territorio e della sua comunità, che pone la nostra città al centro del panorama internazionale».
Queste le parole del sindaco della città toscana Luigi De Mossi nel commentare la certificazione internazionale del Global Sustainable Tourism Council che riconosce ufficialmente Siena come prima città italiana per il turismo sostenibile. Si tratta di un traguardo significativo ottenuto con impegno e dedizione da parte del comune toscano che, affiancato da Etifor, spin-off dell’Università di Padova specializzato in consulenza, progettazione, ricerca e formazione in ambito ambientale, ha intrapreso un lungo percorso mirato ad implementare i valori della sostenibilità nelle proprie attività e strategie legate al turismo. Un cammino iniziato al termine del 2021 e coronato dal prestigioso riconoscimento nel mese di febbraio dopo svariati mesi di lavoro a cui hanno preso parte rappresentanti del settore pubblico e privato, associazioni e anche contrade. Ognuno di questi si è adoperato per comprendere quali fossero i punti di forza e di debolezza della città toscana andando poi a programmare e attuare determinati interventi mirati che permettessero a Siena di ottenere la certificazione di turismo sostenibile secondo i criteri Gstc.

Il Global Sustainable Tourism Council, infatti, è un’organizzazione no profit che stabilisce e guida gli standard di base per lo sviluppo sostenibile nel settore dei viaggi e del turismo a livello globale. Il suo ruolo è perciò riconosciuto dall’intero sistema delle Nazioni Unite, in particolare dall’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO), e dagli esperti di turismo responsabile in tutto il mondo.
I criteri GSTC sono il cardine del ruolo dell’organizzazione come organismo di accreditamento globale per i programmi di certificazione che attestano che hotel, alloggi, tour operator e altre destinazioni adottino politiche e pratiche sostenibili. Il Global Sustainable Tourism Council definisce il turismo sostenibile attraverso quattro sezioni di criteri: impatti ambientali, responsabilità sociale, vitalità economica e culturale delle comunità della destinazione turistica e gestione di un programma di sostenibilità.
Altre mete in Italia e nel mondo
Oltre che Siena, l’Italia può vantare varie aree certificate di cui sono state riconosciute gli approcci e le azioni eco-friendly svolte a favore del territorio e della comunità. Tra queste ricordiamo in particolare: nel 2016 il Sud della Sardegna, che è stata la prima destinazione sostenibile d’Europa secondo gli standard della Commissione europea; nel 2019 la Valsugana, area verde del Trentino è prima ed unica destinazione certificata non solo in Italia, ma in Europa e nel mondo sempre secondo i criteri Gstc; nel 2020 Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e del Passo Pramollo, società impegnata nella valorizzazione, promozione e sviluppo del territorio montano a nord-est del Friuli Venezia Giulia.



Per quanto riguarda il territorio europeo, invece, hanno ottenuto questo riconoscimento la Slovenia e l’area turistica di Berlino, in Germania, mentre prosegue l’impegno e la volontà del governo delle Isole Baleari di rendere l’arcipelago una destinazione turistica sostenibile.
Infine, altre mete nel mondo sono, ad esempio, Singapore, in Asia, e il Costa Rica, nel Sud America. La certificazione della città-stato a sud della Malesia è piuttosto recente e simboleggia l’impegno del Paese non solo nel diventare una destinazione urbana sostenibile, ma anche nel raggiungere gli obiettivi prefissati dal Singapore Green Plan 2030. Il Costa Rica, invece, ha ottenuto il riconoscimento Gstc nel 2020 grazie ai numerosi sforzi nello sviluppo e nel rafforzamento delle pratiche di turismo sostenibile.