Il settore del turismo è uno dei più importanti e manda avanti l’economia del nostro Paese. In particolare una delle mete turistiche più importanti e frequentate del nord Italia è Riccione. Abbiamo avuto la possibilità di intervistare Raul Conti, proprietario, insieme alla compagna veronese Anna Dalfini, del bagno 71. Rispondendo alle nostre domande ci ha spiegato con simpatia e gentilezza cosa c’è dietro la sua attività e cosa si cela dietro un classico ombrellone.
Raul, cosa l’ha portata a fare questo lavoro?

Fare il bagnino era il sogno che avevo sin da bambino e dopo diversi mestieri sempre legati all’ambito del turismo sono riuscito a coronare questo grande desiderio: avere uno stabilimento balneare tutto mio. Infatti sin da piccolo ho lavorato con i miei genitori nelle varie attività, quali un piccolo alimentari e una pensione a conduzione famigliare gestita fino ai 20 anni. Successivamente ho costituito una società di noleggio con conducente e ho avuto la fortuna e la perseveranza di indirizzare questa attività in un servizio esclusivo per il settore della moda, che nella nostra zona è particolarmente sviluppato (aziende tipo Iceberg, Jean Paul Gaultier, Alberta Ferretti e tante altre). Dopo 20 anni però ho lasciato quel lavoro, ho realizzato il mio sogno e ho acquistato lo stabilimento il primo gennaio del 2007.
Sta per iniziare una nuova stagione in Romagna, quali sono le sensazioni alla vigilia?
Dopo questi due anni particolarmente difficili, dopo il Covid, l’aspettativa è di una ripresa turistica importante anche se le problematiche della guerra hanno fatto sì che una grossa fetta di turismo russo, molto importante per il nostro stabilimento, ci ha lasciato. Nonostante tutto l’interessamento e le prenotazioni sono riprese per la costa romagnola e in particolare per Riccione. I segnali che arrivano dalla città di riccione e dagli alberghi ci hanno spronato e incoraggiato.

Quando iniziate a preparare per la stagione?
Io personalmente rientro a Riccione dalla stagione invernale i primi di marzo per cominciare ad occuparmi della spiaggia. Il primo aprile ho aperto il chiringuito, che sta riscuotendo già molte presenze. Successivamente a fine maggio si aprirà la stagione balneare, solitamente l’ultimo weekend del mese. La conclusione dell’attività sarà il secondo weekend di settembre. La mia spiaggia è una delle più piccole e non richiede lavori difficili se non il montaggio degli ombrelloni e delle tende. In tutto abbiamo 94 postazioni, e come particolarità invece abbiamo i gazebi, delle tende che si distinguono in un’area riservata ed esclusiva.
Nel settore turistico sembra che non ci siano più giovani lavoratori. Avete riscontrato difficoltà a trovare personale?
Effettivamente ci sono state delle difficoltà nel settore. C’è una carenza di personale soprattutto nei giovani poiché non ci sono più i ragazzi di una volta e non c’è la predisposizione al lavoro come senso del dovere e del guadagno. Perché ritengo che il lavoro sia oggetto di insegnamento per i giovani, i quali però non apprezzano questo privilegio. Il lavoro che offriamo aiuta a entrare nel mondo del lavoro, nonostante il mestiere futuro perché si impara cosa vuol dire il termine in sé. Ma per fortuna noi abbiamo sempre lo stesso personale, abbiamo anche dei ragazzi che fanno l’università e ci hanno già contattato per tornare a lavorare.
Il vostro è stato il primo chiringuito di Riccione, com’è nata l’idea?
L’idea è nata dal fatto che il turismo stava cambiando e c’era la necessità di creare un servizio aggiuntivo a quello che poteva essere la solita spiaggia. Il chiringuito è nato nel 2010 dopo una trattativa con le varie associazioni di categoria della città durata circa 3 anni. L’apertura non è stata semplice perché c’era il bisogno di scardinare un attività turistica obsoleta. Si pensi che il giorno prima dell’inaugurazione il mio chiringuito è stato oggetto di un incendio doloso che per riccione è stato un fulmine a ciel sereno. Oggi nella spiaggia di Riccione si annoverano in tutto 35 chiringhiti .

Ci sono molti veneti tra i vostri clienti?
Si, Riccione è una metà turistica apprezzata dai veneti. Ma devo dire anche che dato il fatto che vivo insieme ad Anna a Verona da 8 anni, ciò ha favorito ancora di più l’affluenza veneta, particolarmente nella mia spiaggia. (I veneti sono ottimi clienti per il chiringuito). Devo dire anche che una gran parte di turisti viene oltre che dalla Russia, anche dalla Francia, e dal Belgio e negli ultimi anni c’è stato un ritorno degli austro-tedeschi.
Avete in programma eventi o iniziative particolari per l’estate?
Si, abbiamo la fortuna di annoverare tra la nostra clientela la troupe di radio Deejay e quindi con la loro collaborazione stiamo lavorando a eventi e serate dedicate e incentrati sulla musica. E come tutti gli anni essendo brand Ambassador del marchio spumante Ferrari ci sarà il classico evento dedicato alle bollicine italiane.