
Venerdì 5 maggio il micidiale virus SARS-COV-2 è stato finalmente definito un virus qualunque e quindi questo porta alla fine dell’emergenza mondiale. Il SARS-COV-2, acronimo che deriva dall’inglese “severe acute respiratory syndrome coronavirus 2” era stato identificato in un ceppo di coronavirus mai trovato prima; scoperto dopo un prelievo fatto su un paziente cinese affetto da polmonite nella città di Wuhan.
L’emergenza fu dichiarata il 30 gennaio del 2020 in base a quello che stava succedendo in Cina, anche se probabilmente la diffusione del virus era già iniziata nel 2019 sempre nel continente asiatico.
A dare questo importante annuncio, durante la conferenza stampa tenuta a Ginevra, è stato il capo dell’OMS Tedros Ghebreyesus che ha dichiarato: «è con grande speranza che pronunciamo la parola fine».

Nel confronto con i giornalisti il direttore generale ha chiarito comunque che il Covid 19 non è finito come minaccia globale perchè infatti ci si continua ad ammalare e che questo virus, a causa delle sue varianti, è qui per rimanere tra di noi a lungo. Sarebbe quindi un grave errore abbassare adesso la guardia e, considerando soprattutto le nuove generazioni, si farà il possibile per non commettere più gli stessi errori.
Passando brevemente ai numeri, l’OMS ha dichiarato che a fronte dei sette milioni di morti riportati se ne stimano in realtà circa 20 milioni. Nello specifico in Italia il Virus ha ucciso 190.000 persone e purtroppo siamo stati una delle nazioni più colpite a causa del fatto che la penisola inizialmente è stata una dei più importanti epicentri della malattia in Europa.

In Italia il Covid è già finito da tempo e infatti gli italiani hanno ricominciato a fare una vita normale già da un pò di tempo; un ulteriore passo in avanti è stato fatto la settimana scorsa quando è finito l’obbligo delle mascherine all’interno delle strutture sanitarie, prorogato in Veneto fino al 31 maggio dal Presidente della Regione Luca Zaia.
Intervistato in merito allo stop dell’emergenza il Ministro della Sanità Orazio Schillaci ha annunciato che il Covid 19 è alle nostre spalle e che il suo pensiero va alle tante vittime di questi tre anni e ai medici e operatori sanitari che non si sono mai risparmiati nella loro attività per combattere questo flagello.
E adesso? Si proverà a pensare in maniera positiva al futuro anche se certe domande ,come al fatto di continuare a vaccinarsi o all’eliminazione definitiva delle mascherine, rimarranno in sospeso. Sicuramente bisognerà continuare a investire nell’organizzazione della sanità e magari trasformare la paura di questi anni in coscienza perché si è capito che in casi come questi tutti possono fare la differenza.