Politica a scuola: giusto o sbagliato?

Sul parlare di politica a scuola ci sono varie opinioni, alcuni pensano che sia impossibile e ingiusto non affrontare l'argomento con gli alunni, perché fa parte della nostra quotidianità, altri lo ritengono inopportuno.

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Tempo di lettura articolo: 2 minuti

La politica è uno di quegli argomenti spesso scottanti che si cerca di evitare in determinati contesti, per non dare inizio a complicati dibattiti che possono generare scontri. Ma la scuola è uno di questi? A questa domanda si cerca sempre di trovare una risposta, la quale però non è così ovvia. 

La parola politica deriva da greco politikos e significa “riguardante il cittadino”, si intende dunque una cosa riguardante tutti noi, che fa parte della nostra vita quotidiana. É dunque assai difficile non affrontare l’argomento in classe. Quando si studia la storia, ci si accorge facilmente che le dinamiche di governo non sono cambiate così tanto da com’erano duemila anni fa, e far notare la cosa agli alunni portando alcuni esempi di attualità può essere solo un valore aggiunto per loro. La scuola infatti, serve per educare i ragazzi e renderli adulti consapevoli capaci di muoversi autonomamente nel mondo, e la politica, come dicevamo prima, è parte integrante della nostra società. Ad un ragazzo di diciotto anni che vota per la prima volta devono essere date le conoscenze per fare una scelta consapevole e la scuola è il luogo migliore per acquisirle.

L’argomento su cui si concentra maggiormente il dibattito é se sia giusto o meno che il docente esprima le proprie opinioni politiche con gli alunni. Siamo tutti d’accordo sul fatto che un professore non debba fare volantinaggio e propaganda per un partito a scuola, ma la Costituzione dice che un docente ha libertà di insegnamento, dunque se vuole può esprimere la sua opinione politica. Alcuni pensano che non ci sia nulla di male nel rivelare i propri ideali ai ragazzi, ma altri credono che potrebbero essere influenzati poiché vedono il professore come una figura molto autoritaria. 

Questo dibattito è sempre molto attuale e spesso fomentato da affermazioni provenienti da personaggi di rilievo come politici o influencer, in ogni caso ogni docente e ogni istituto decide la linea da seguire, nell’interesse degli studenti. 

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