Manca sempre meno all’inizio della stagione sportiva per il pattinaggio artistico a rotelle. A gennaio infatti si svolgeranno le prime competizioni federali. Nelle scorse settimane sono stati pubblicati i nuovi regolamenti sia da parte della World Skate (l’organismo riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale per la regolamentazione e il governo degli sport a rotelle nel mondo), sia da parte del Fisr (Federazione italiana sport rotellistici).
Nonostante, solitamente, non vengano apportati grandi cambiamenti, quest’anno le nuove normative hanno suscitato non poche lamentele: infatti, la sezione del regolamento “costumi di gara” è stata rivoluzionata. “Ogni parte del costume, compresi perline, applicazioni, piume, ecc. devono essere accuratamente cuciti al costume affinché non possano causare intralcio ai concorrenti successivi”, così recita il regolamento. Modifica probabilmente voluta dalla Federazione per diminuire gli incidenti di gara causati dalle applicazioni che spesso si staccano dai costumi.
Questi ultimi, che hanno già dei costi spesso proibitivi, diventeranno per società, atleti e genitori ancora più dispendiosi, dal momento che gli atelier dovranno impiegare molto più tempo per cucirli. Un grande rischio, quindi, è che il pattinaggio a rotelle, che soprattutto ad alti livelli non è accessibile a tutti, diventi sempre più elitario.

In seguito alla pubblicazione, molti atleti e appassionati si sono subito attivati per creare una petizione online per tornare alle norme precedenti. Al momento sono state raccolte più di 20.000 firme, tra cui quelle di vari campioni del mondo come Roberta Sasso, Gherardo Altieri e Silvia Stibilj. Tuttavia né la World Skate né il Fisr, al momento, sembrano aver intenzione di modificare i regolamenti.
Il parere di un esperto
Alcune domande restano: cosa significa per il pattinaggio questo cambiamento e come potrebbe influenzare la stagione sportiva? Abbiamo posto queste domande alla dirigente della sezione pattinaggio del Cus Verona, Serena Mazza: ”A livello generale, posso dire che i cambiamenti previsti per i costumi di gara per il nuovo anno sportivo 2024/2025 hanno portato non poco scompiglio nel mondo del pattinaggio artistico a rotelle. Qualche anno fa, era stato inserito nel regolamento che qualsiasi applicazione sui costumi di gara non dovesse superare la dimensione di 4 mm e, nonostante i disagi che questo ha comportato a causa di costumi già confezionati, devo dire che si dimostrata ragionevole. Se qualche strass termoadesivo o perlina si stacca durante una competizione e se non è più grande di 4mm, il pattino è più facile che ci possa passare sopra senza arrecare disagi ai pattinatori successivi. Ora, questa nuova decisione, peraltro arrivata ad anno sportivo già iniziato, secondo cui sia necessario che tutte le applicazioni siano cucite sul body, a mio modesto parere non è una regola altrettanto sensata.”
Mazza spiega quali siano gli svantaggi principali, come il fatto che molti atleti si sono già fatti confezionare i body per la nuova stagione sportiva e si trovano ora a doverli modificare a poche settimane dalle prime competizioni; oppure che strass e perline verranno nella maggior parte dei casi cuciti non pezzo per pezzo, bensì più pezzi con lo stesso filo, con il conseguente rischio che durante una gara se ne stacchi una fila intera.
“Fortunatamente per molti atleti, questa regola è stata per ora limitata alle sole categorie effettive, ma sembra che, nonostante le petizioni e i disagi dimostrati da molti, verrà ampliata anche alle altre categorie. Gli enti di promozione si sono detti “contrari” a questa norma e per il momento continuano a sostenere quanto fatto fino ad oggi. Detto questo, per il momento” conclude la dirigente della squadra veronese “mi sento di stare al 100% dalla parte della maggior parte degli allenatori e società contrari, in quanto, proprio per quanto detto in precedenza, non mi sembra che questa regola possa assicurare maggiormente l’incolumità dei pattinatori, al contrario penso che potrebbe peggiorarla.”












