Nel 2017 nei pressi di Montorio è stato rinvenuto un ex campo di concentramento e detenzione per ebrei e nemici politici; dopo un’accurata ristrutturazione, le autorità locali lo hanno aperto al pubblico nel 2022; si tratta di una scoperta straordinaria, utilissima per avvicinare molti tra noi giovani che magari non sono interessati all’argomento perché hanno sempre pensato a quel periodo come lontano e distante: questa scoperta ha fatto capire che le tristi realtà dei campi di concentramento hanno avuto un ruolo anche in Italia e a Verona.
Lo stabile, oggi chiamato DAT Colombara, è stato individuato nel 2017 grazie ad un’importante ricerca svolta dall’associazione Montorioveronese.it a partire da una lettera risalente al 21 giugno 1945, spedita dall’Ufficio Accertamenti e Amministrazione Beni Ebraici al Prefetto, dove veniva chiesto un riscontro delle spese sostenute per il campo di concentramento per ebrei di Montorio. A seguito del ritrovamento, alcuni specialisti e scienziati hanno iniziato le ricerche fino alla sua individuazione in una zona apparentemente rurale tra Montorio e San Felice Extra.
Questo luogo, situato nella proprietà privata del Demanio, è visitabile anche grazie all’associazione Figli della Shoah che, in collaborazione con il Comune di Montorio, organizza visite guidate aperte a tutti, anche alle scuole, durante il periodo primaverile. Il sindaco di Verona Damiano Tommasi, nel giorno dell’inaugurazione del DAT Colombara, ha definito “un onore trovarsi, per proseguire insieme il cammino della memoria, perché è importante ricordare per far sì che i ricordi di ciascuno di noi impediscano alla storia di ripetersi”.
La riflessione che questo articolo porta con sé è quella di non dimenticare e, non dimenticando, di mettere in atto comportamenti che evitino il ripetersi di eventi così tragici che hanno segnato la storia in maniera drammatica e indelebile.
