In un periodo dell’anno, caratterizzato dal ritorno alla normalità dopo feste e manicaretti natalizi, la città Scaligera con tutta la provincia si anima per festeggiare lo storico Carnevale, che esige un vero e proprio cerimoniale. Non a caso, parte di un celebre proverbio recita “Veronesi tutti matti”, proprio grazie alle numerose maschere che compongono il Carnevale della città.
Alcune tra le più celebri sono il Papà del Gnocco, la maschera più antica d’Italia, Madonna Verona e il Conte Polenton. La tradizione è anche costellata di personaggi carnevaleschi provenienti da realtà più piccole e meno note; eppure forse è anche questo fattore che ne accresce il fascino. In questo articolo ci immergeremo nel clima colmo di spensierata allegria della sfilata in abiti storici di Isolalta -piccola frazione del Comune di Vigasio- e della sua maschera principale: la Marchesa Giulia. Per farlo ci siamo recati sul posto e abbiamo intervistato Alice Turrini, 14 anni, mascotte del Comitato Marchesa Giulia di Isolalta.
La festa di fine gennaio, organizzata dalla “Combriccola il Baraonda” di Isolalta e Belvedere, è cominciata dopo il lauto pranzo in piazza a base di Gnocchi. La parata ha attraversato la via centrale del paesello, passando davanti alla chiesa e giungendo alla dimora nobiliare soprannominata “Castello de Isolalta”.

Ad aprire il corteo è stato il Presidente del Comitato Carnevalesco di Isolalta, Paolo de Togni il quale, tre anni fa, durante un festino estivo, si era autoproclamato Primo Cittadino di Isolalta. Da lì venne ideata la bandiera della neonata “Repubblica di Isolalta”, che campeggia esposta in piazza tutto l’anno. Ogni carnevale vede il sindaco, in giacca e cappello a cilindro, sfilare trionfalmente in piedi a bordo di un’ape Piaggio verde e bianca, indossando la fascia e alzando lo stendardo della Repubblica.
Quest’anno poi i bambini dell’Asilo Nido della frazione, vestiti da Minions, hanno seguito il Sindaco.
Successivamente il corteo ha visto sfilare le corti dei nobili della zona come il Duca del Parol dalla vicina Vigasio, senza però escludere alcune maschere del centro città, prime fra tutte Madonna Verona e Papà del Gnoco. Ad aprire la sfilata in abiti storici è però stata la corte di Isolalta, accompagnata dalla storica maschera della Marchesa Giulia, nobildonna ottocentesca. Hanno poi chiuso la sfilata i numerosi carri allegorici realizzati dalle varie compagnie, tra cui il carro della “Combriccola il Baraonda”.
Di fronte a così tante tradizioni, è facile porsi molti interrogativi anche su come poter contribuire. A tal proposito abbiamo intervistato Alice Turrini, 14 anni, mascotte del comitato Marchesa Giulia di Isolalta.
I vestiti sono uno degli elementi tipici della corte della Marchesa giulia, chi si occupa della loro realizzazione?
Io ho eseguito personalmente il disegno e il bozzetto del mio vestito, scegliendo anche le stoffe e i loro colori. Invece, della realizzazione in sé si è occupata una sarta del paese.

Qual è il tuo ruolo all’interno del Comitato e durante la sfilata?
In quanto membro più giovane del Comitato, sono la mascotte: durante la sfilata, il mio compito è quello di portare lo stendardo raffigurante la silhouette color argento della giovane Marchesa Giulia, accompagnata da un giglio su sfondo blu scuro.
Da dove nasce la figura della Marchesa Giulia?
Ebbene, la nostra maschera si ispira direttamente alla Marchesa Giulia Sparavieri dei Conti Guidi Marchesi di Bagno, vissuta in pieno Settecento. La potentissima famiglia Guidi, Marchesi di Bagno, proveniva dalla Germania.
Successivamente i Conti si spostarono prima a Bagno di Romagna, dove furono creati Marchesi del Sacro Romano Impero, e infine a Mantova. Giulia era esponente del ramo più illustre della famiglia, e venne data in sposa all’altrettanto potente Conte Carlo Sparavieri. Dal canto loro, gli Sparavieri erano fieramente veronesi, membri, tra l’altro, del Maggior Consiglio della città sin dai tempi dei Della Scala.


La nobildonna divenne nota agli abitanti di Isolalta poiché soleva andare a fare visita a degli amici, nobili Piemontesi, che utilizzavano il Castello di Isolalta come residenza estiva. Pare che Giulia amasse frequentare il paesello e conversare amichevolmente con tutti. La Marchesa inoltre non perdeva mai occasione per regalare giocattoli ai bambini e intraprendere opere di beneficenza, come il restauro della chiesa di Isolalta.
Ciò la rese molto amata agli occhi di tutti, e noi ne manteniamo viva la memoria affinché possa continuare a ispirare le persone a fare del bene.
Da chi è formato il corteo della Marchesa?
In posizione avanzata, la prima sono io che porto lo stendardo; seguono la Marchesa Giulia accompagnata dal Conte Carlo, il Frate Cappellano, le dame di compagnia e il resto della corte.
Durante il Carnevale 2025, riusciremo a vedere la Marchesa Giulia non solo a Isolalta?
Certo che sì, oltre alla storica sfilata a Vigasio, il comitato sta progettando quest’anno la partecipazione anche al Carnevale di Villafranca.
Quali sono i requisiti per entrare nel comitato della Marchesa Giulia?
Di per sé non vengono richiesti particolari requisiti, se non indossare un abito in stile settecentesco e, soprattutto, il collare in stoffa bianca e blu, abbellito dalla medaglia con lo stemma della Marchesa Giulia e le spillette appese sul collare, che noi Maschere ci scambiamo alle varie sfilate.
Io credo che per queste attività sia necessaria una grande passione e, soprattutto, lo stesso spirito di leggerezza, allegria ma al tempo stesso rispetto per le tradizioni che ha visto nascere la Maschera della Marchesa, e sfilare rendendo onore al ricordo di queste figure storiche, che riesce sempre a far vivere grandi e bellissime emozioni.















