I pappagalli diventati delle leggende

La storia dell'allevatore Gianandrea Boifava, da Mozzecane, e della sua grande passione per gli animali e per l'ornitologia.

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Gianandrea Boifava con uno dei suoi pappagalli
Gianandrea Boifava con uno dei suoi pappagalli

Chi s’aspetterebbe, da un giorno all’altro, di diventare noto alla provincia di Verona grazie a un proprio insolito passatempo? Questa è la storia di Gianandrea Boifava, simpatico 72enne che a Mozzecane -più precisamente a Grezzano- è diventato famoso per la sua grande passione: allevare canarini e pappagalli.

Infatti Gianandrea, grazie ai suoi esemplari di variopinti pappagalli Kakariki, sta riuscendo a vincere numerosi concorsi, non solo a livello locale o provinciale, ma anche nazionale ed europeo.

A tal proposito, noi di Ermes lo abbiamo contattato, senza nascondere un po’ di curiosità. Gianandrea si è subito dimostrato molto cordiale e simpatico, e ne abbiamo approfittato per rivolgergli qualche domanda.

Buongiorno Gianandrea, lei ora è diventato famoso per questa sua grande passione, sa dirci quando è nata?

Credo che questa passione sia da sempre vissuta in me, eppure ho cominciato a coltivarla solo dopo molto tempo. Infatti, quando ero piccolo, mia madre, cui non piacevano affatto i volatili, mi aveva proibito di tenerne uno in casa. Rassegnato, anche durante il periodo adolescenziale, ho messo da parte questo mio interesse.

Gianandrea Boifava con i suoi pappagalli

Ricominciai a prenderlo in considerazione da adulto, quando il lavoro come impiegato delle Poste, a Mozzecane, mi consentiva anche un passatempo. Iniziai accudendo alcuni canarini, poi aprii un allevamento. E, a dire il vero, penso che il resto si possa intuire.

Come ha reagito sua moglie a questa sua passione?

Io e Loredana ci siamo sposati abbastanza tardi nel tempo, eppure, appena capii che era la donna giusta per me, le raccontai di questo mio interesse e lei subito comprese, facendo di tutto per renderlo vivo in me.

E’ sempre stato per lei facile mantenere il suo allevamento?

A dire il vero, no. Questa mia attività era abbastanza redditizia, ma poco dopo essermi pensionato ho deciso di smettere perché avevo perso curiosità. Tuttavia, a 72 anni, vedi un bellissimo esemplare di Kakariki e mi piacque così tanto che lo acquistai. In seguito, decisi di comprare anche una coppia di pappagalli, sempre di questa specie. In soli 4 anni sono ora arrivato a possedere più di cento esemplari.

Ci può dare qualche informazione sulla specie di pappagalli Kakariki?

Certamente! Questi animaletti abitavano nelle isole della Nuova Zelanda e della Papua Nuova Guinea, poi il loro piumaggio giallo sgargiante con certe sfumature di verde, la fronte rossa e le ali di varie tonalità di blu hanno fatto sì che venissero portati in Europa dai colonizzatori.

Alcuni miei esemplari inoltre presentano tonalità soltanto gialle e blu. Da buon tifoso del Verona, ammetto che sono quelli che mi piacciono di più.

Pappagallo Kakariki

Con i suoi animali partecipa a diverse competizioi. Come si può vincere un concorso ornitologico?

Diciamo che di base vengono selezionati gli esemplari più conformi alle dimensioni stabilite, nel caso dei Kakariki circa 30 cm di lunghezza e un peso compreso tra i 60 e gli 80 grammi. Vengono inoltre valutati lo stato di salute, la consistenza e la pulizia del piumaggio, per non parlare delle unghie e delle zampe, che devono essere pulitissime.

A breve, quattro suoi esemplari parteciperanno a un concorso in Portogallo, a Santa Maria de Feria. Questi, in assenza di Gianandrea, che deve restare a casa per accudire tutti gli altri pappagalli, saranno trasportati con la massima attenzione dalla FOI, ovvero la Federazione Ornitologica Italiana.

La storia di Gianandrea è denotata da grande amore e passione per gli animali, portatore di valori che, in un mondo come quello di oggi, sono sempre più rari, ma non per questo impossibili da trovare.

Logo Federazione Ornitologica Italiana
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