L’uso di sostanze stupefacenti continua a essere un problema significativo a Verona, con un preoccupante aumento dei casi di dipendenza, soprattutto tra i giovani di età compresa tra i 14 e i 24 anni. La direttrice del Servizio per le Dipendenze (Serd) di Verona, Giovanna Morelli, ha evidenziato che, nonostante l’eroina non sembri più essere al centro dell’attenzione, essa non è mai realmente scomparsa. Oggi, i giovani tendono ad assumerla in modo diverso: mentre in passato l’eroina veniva principalmente iniettata, oggi molti preferiscono fumarla, per evitare lo stigma associato all’uso dell’ago. Questo cambiamento però non riduce i pericoli legati alla sostanza, che restano comunque estremamente gravi.

La droga più diffusa tra i giovanissimi resta comunque il TCH, ovvero i cannabinoidi, seguita dalle anfetamine e dalla ketamina.
Un altro fenomeno preoccupante è l’abuso di alcol, che spesso viene utilizzato come “sostituto” quando i ragazzi smettono di fare uso di altre droghe. Secondo Morelli, l’alcol rappresenta un “collegamento” tra le diverse sostanze, essendo una droga legale ma altrettanto dannosa, specialmente quando utilizzata in modo eccessivo.
Per contrastare l’abuso di sostanze tra i giovani, è stato avviato il progetto educativo “Sostanzial…mente”, che mira a sensibilizzare gli studenti sui rischi legati all’uso di droghe e a promuovere il loro benessere psicofisico. Il progetto, che prevede incontri nelle scuole, è stato avviato oggi presso l’Istituto Copernico Pasoli e coinvolgerà anche altre scuole veronesi. Gli studenti parteciperanno ad alcune lezioni interdisciplinari, che trattano diversi aspetti del problema delle droghe, da quello scientifico a quello giuridico e sociologico.

Sara Agostini, dirigente del Copernico Pasoli e referente della rete scolastica, ha sottolineato l’importanza di un approccio che non si limiti alla semplice informazione, ma che miri anche a curare e supportare i ragazzi. Christian Serpelloni, referente della Camera minorile di Verona, ha aggiunto che la prevenzione è fondamentale, poiché le droghe hanno effetti devastanti, in particolare sul cervello giovane e in via di sviluppo.
Il progetto ha anche il supporto dell’amministrazione comunale, con l’assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi che ha definito l’iniziativa un motivo di orgoglio. Questo intervento rientra in un più ampio piano di prevenzione che include anche altri eventi e incontri sul territorio, come quelli organizzati recentemente a Veronetta, per affrontare il problema in modo più capillare e coinvolgere tutta la comunità.
Anche le Stimate si mobilitano in questa direzione: il Comitato studentesco della scuola, infatti, ha organizzato una prima Assemblea che si terrà mercoledì 12 marzo in Aula Magna. Il relatore sarà il direttore del SERD di Verona (il servizio ospedaliero per le dipendenze), il dottor Camillo Smacchia, che ha già incontrato i genitori l’anno scorso e che questa volta è stato contattato direttamente dagli studenti. Lo scopo è quello di conversare con gli studenti per aiutarli a conoscere e a vivere le gioie e le difficoltà dell’età giovanile, evitando rischi e pericoli.
Sarà una bella occasione di confronto e di crescita.












