Nell’articolo che segue abbiamo intervistato la professoressa Trotti Chiara, docente di latino e greco, la quale insegna presso la scuola “Alle Stimate”, e che quest’ anno accompagnerà la classe III liceo classico della nostra scuola verso la Maturità.
Come si preparano gli studenti per la maturità 2025 rispetto agli anni precedenti?
Come tutti gli anni con i ragazzi ci si concentra sull’esame in particolare nel pentamestre, concludendo i programmi con ripassi ma soprattutto con simulazioni d’Esame che permettono agli studenti di farsi un’idea abbastanza precisa di quello che dovranno affrontare a giugno.

Le simulazioni di Maturità sono molto utili per diversi motivi:
- abituano gli studenti alla struttura dell’esame, comprese le modalità di svolgimento delle prove scritte e orali e questo aiuta a ridurre l’ansia e a prepararsi mentalmente per l’esame finale;
- migliorano, inoltre, la gestione del tempo, un aspetto cruciale per affrontare gli esami senza correre il rischio di non completare tutte le risposte;
- grazie alle simulazioni, gli studenti possono valutare i propri punti di forza e di debolezza, infatti fare una simulazione permette di individuare eventuali lacune nelle proprie conoscenze o nella preparazione, dando la possibilità di focalizzarsi su quei temi che necessitano di un ripasso più approfondito;
- infine, fungono anche da feedback e miglioramento, visto che, dopo una simulazione, gli insegnanti possono evidenziare gli errori, offrendo suggerimenti su come migliorare. In generale, le simulazioni sono un modo pratico e concreto per mettersi alla prova e prepararsi al meglio per l’esame di Maturità.
Ci sono novità nella struttura delle modalità d’Esame?
La struttura non è variata rispetto agli scorsi anni. La prima prova è di italiano ed è uguale per tutti gli istituti a livello nazionale; la seconda prova ha per oggetto le materie caratterizzanti di ciascun indirizzo di studio; quest’anno per il liceo classico è stato estratto latino. Finite le prove scritte, gli studenti dovranno affrontare un colloquio orale. La prova orale è quella che mette sempre di più in crisi gli studenti ed è così strutturata:
- Discussione multidisciplinare: l’orale inizierà con una discussione su un argomento multidisciplinare scelto dalla Commissione tra quelli preparati precedentemente. Gli studenti dovranno dimostrare di avere una visione globale, collegando diverse materie e affrontando un argomento da diverse prospettive. Questo mette alla prova la capacità di sintesi e di ragionamento interdisciplinare.
- Presentazione della relazione sull’esperienza di PCTO: ogni studente dovrà presentare e discutere una relazione scritta sull’esperienza di PCTO svolta. I professori così valuteranno le competenze pratiche acquisite e la capacità di riflettere sull’esperienza. Il completamento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento è un requisito obbligatorio per l’ammissione all’Esame.
- Domande su Cittadinanza e Costituzione: la Commissione porrà domande, sottolineando l’importanza di conoscere i principi democratici e le leggi che regolano la vita nel nostro Paese, come i diritti e i doveri dei cittadini e la storia della Costituzione Italiana.
- Correzione delle prove scritte: l’ultima parte dell’orale prevede la correzione delle prove scritte, spiegando e approfondendo le scelte fatte nelle risposte.
Questa struttura del colloquio orale rende l’Esame di Maturità un momento più completo per la valutazione delle competenze degli studenti, in cui vengono considerati non solo i contenuti specifici, ma anche le abilità trasversali, come la capacità di collegare conoscenze diverse, di riflettere criticamente su esperienze concrete e di affrontare temi civici rilevanti.
Ci sono cambiamenti nelle modalità di valutazione o nei criteri di ammissione all’Esame?
Per quanto riguarda i criteri di ammissione non verranno ammessi gli studenti con più di una materia insufficiente e/o un voto di condotta inferiore a 6/10; inoltre chi ottiene un 6 in condotta dovrà presentare un elaborato su temi di cittadinanza attiva e solidale, da discutere durante il colloquio orale. La partecipazione alle prove INVALSI è obbligatoria per l’ammissione all’Esame, così come la frequenza scolastica di almeno tre quarti del monte ore annuale.
Per quanto riguarda la valutazione finale il voto d’Esame sarà calcolato su 100 punti, suddivisi così: le prove scritte avranno un valore di 20 punti ciascuna, inoltre ci sarà un massimo di 20 punti possibili da prendere nel colloquio orale. I rimanenti 40 punti sono dati dai crediti scolastici durante il triennio, i quali sono influenzati anche dalla condotta.
In che modo le tecnologie o l’uso di strumenti digitali influenzeranno le modalità d’Esame nel 2025?
Per arrivare preparati all’esame finale sono fondamentali ricerche e approfondimenti, l’importante è farne un uso consapevole; se usata correttamente, infatti, la tecnologia può rivelarsi uno strumento fondamentale per concretizzare le nostre idee.

Quali consigli si sente di dare agli studenti per gestire al meglio la preparazione della Maturità?
L’esito dell’Esame è prevedibile in base a i crediti: ognuno indicativamente può sapere il voto a cui può ambire aggiungendo 5 punti in più e/o 5 punti in meno. Per ottenere i 5 punti in più è necessario avere un buon metodo, è un esame frutto di una costante memorizzazione, infatti sono i collegamenti mentali immediati che lo rendono più facile, e questi nascono solamente da uno studio approfondito e un processo di sedimentazione.
Da tutti noi di Ermes, un grande incoraggiamento ai ragazzi della nostra scuola che quest’anno svolgeranno la Maturità.












