Tra il mese di marzo e aprile, gli scienziati dell’azienda di ingegneria genetica e biotecnologia Colossal Biosciences hanno dato una notizia incredibile a tutto il mondo: tre cuccioli di enocione, comunemente chiamato metalupo, sono venuti alla luce, riportando così in vita una specie considerata estinta dal periodo del Pleistocene.
Sorgono inevitabilmente molte domande, tra cui come abbiano fatto gli studiosi a riportare in vita la specie.
In questo articolo analizzeremo passo dopo passo questa grande rivoluzione.
L’enocione, prima e dopo
Sin dalle sue origini (circa 200.000 anni fa), l’enocione ha vissuto in territori come l’Asia orientale e le Americhe, nel periodo Pleistocene, all’inizio della preistoria.
Ha caratteristiche molto simili al lupo grigio: carnivoro, si muove in branco e caccia grandi erbivori, come cavalli o mammut, grazie alla cooperazione: nel branco tutti hanno un ruolo per riuscire a catturare con successo un grande numero di prede. Si adatta facilmente ai climi freddi e aspri. Una delle caratteristiche che lo distingue invece dal lupo grigio è il suo ululato, presumibilmente più grave date le dimensioni più grandi.


(da The New York Times)
La sua estinzione è stata causata da diverse ragioni: innanzitutto, durante il periodo Pleistocene, i grandi erbivori di cui l’enocione si nutriva hanno iniziato a scomparire gradualmente. Questo è accaduto anche a causa dell’arrivo dell’uomo, che a sua volta ha iniziato a cacciare, limitando ulteriormente le risorse alimentari. Inoltre, gli enocioni non riuscivano ad incrociarsi con altre specie di canidi che potevano adattarsi meglio alle condizioni dell’era glaciale, fermando così anche la loro riproduzione: quindi il metalupo scomparve completamente.
I cuccioli nati poco tempo fa non presentano molte differenze: come racconta l’esperto Jeffrey Kluger parlando di due dei piccoli, si comportano come normali lupi, si rincorrono, si azzuffano e si mordicchiano. Tuttavia, alla loro giovane età misurano già quasi 1,20 metri di lunghezza, pesano circa 36 chili e potrebbero crescere ancora.

Nonostante le madri di questi individui siano state dei cani domestici, gli esperti si sono accorti anche che i piccoli non si avvicinavano agli umani, nemmeno a chi aveva assistito ai loro primi minuti di vita. Questo smentisce ogni probabilità che i cuccioli abbiano il carattere dei cani: sono nati dei veri e propri lupi.
Romolo, Remo e Khaleesi: la nuova stirpe di metalupo
La Colossal Bioscience ha da poco rilasciato i nomi e le date di nascita dei trecuccioli: Romolo e Remo, nati nell’ottobre del 2024 e Khaleesi, nel gennaio 2025. Ora Romolo e Remo vivono in un campo recintato di una struttura naturale statunitense, la cui posizione rimane segreta per evitare di attirare persone con cattive intenzioni. Khaleesi, invece, è ancora troppo piccola e rimarrà sotto controllo fino a quando potrà essere portata dai fratelli.

(da USA Today)

(da USA Today)
Ma come hanno fatto gli scienziati a dare di nuovo vita a questa specie scomparsa? Tutto grazie alla genetica.
Per riportare il metalupo, gli esperti di Colossal Biosciences hanno prelevato il genoma dell’animale da due campioni antichi: un dente di 13.000 anni fa ritrovato in Ohio e un osso di 72.000 ritrovato in Idaho. In seguito, hanno apportato 20 modifiche a 14 geni del lupo grigio. Apparentemente sembrano pochi e semplici cambiamenti, ma in realtà hanno generato delle differenze significative: i cuccioli sono più grandi e l’ululato è diverso dal lupo grigio.
Oltre l’apparenza della scienza
Recentemente, sono stati scritti numerosi articoli riguardo alla questione: molti ritengono che il metalupo non sia stato, propriamente, de-estinto. Riviste come Focus e Geopop hanno sottolineato quanto sia quasi impossibile riportare in vita un animale esattamente com’era un tempo. Ogni specie ha un DNA unico e, nel caso di esemplari estinti da molti anni, è molto raro che il patrimonio genetico si sia conservato in modo completo fino a oggi. È vero che in alcuni casi si riescono a recuperare frammenti di DNA, ad esempio dalle ossa o dai denti fossili, ma per poter davvero de-estinguere una specie servirebbe un genoma integro e completo.
Per questo motivo, molti considerano i cuccioli dei piccoli di lupo grigio dal DNA modificato, e non dei veri e propri enocioni.












