La squadra bergamasca dell’Atalanta inizia a farsi notare non solo in Italia, ma anche in Europa. Passa infatti ai quarti di finale della Champions League, battendo agli ottavi gli spagnoli del Valencia.
La stagione scorsa la “Dea” aveva concluso il campionato di Serie A al terzo posto, qualificandosi quindi alla Champions con Juventus, Napoli e Inter. Ma, a differenza degli altri tre club, per l’Atalanta era la prima avventura della sua storia nella competizione più prestigiosa d’Europa, e questo ha probabilmente pesato nelle partite del girone d’andata, dal momento che le ha perse tutte (4-0 contro la Dinamo Zagabria, 2-1 contro lo Shakhtar Donetsk e 5-1 contro il Manchester City). Eppure i bergamaschi non hanno mollato, e nel girone di ritorno hanno pareggiato 1-1 con il Manchester, vinto 2-0 contro la Dinamo Zagabria e, infine, successo per 3-0 fuori casa contro lo Shakhtar. Quindi nel girone la Dea ha totalizzato sette punti, il Manchester City quattordici, lo Shakhtar Donetsk sei e la Dinamo Zagabria cinque. Ad accedere agli ottavi sono stati dunque Manchester City e Atalanta. La Dea ha fatto la storia: nessuna squadra era mai riuscita infatti a passare agli ottavi di finale della Champions con zero punti alla fine del girone d’andata.
Agli ottavi l’Atalanta si è ritrovata contro il Valencia. All’andata, in casa, l’Atalanta ha messo a segno quattro reti (due di Hateboer, una di Ilicic e una di Freuler) contro una degli spagnoli. Al ritorno, a Valencia, dove si è giocato a porte chiuse a causa dell’epidemia di coronavirus, i nerazzurri hanno vinto nuovamente, con quattro reti di Ilicic contro tre degli avversari.
Adesso si vedrà ai quarti contro che squadra dovrà giocare la squadre di Gasperini. Molto probabilmente si tratterà di una formazione più forte del Valencia, ma l’Atalanta potrà essere un osso duro davvero per chiunque.
L’Atalanta sta facendo una buonissima stagione anche in Serie A, nella cui classifica ora si trova al quarto posto, dopo Juventus, Lazio e Inter. Ma la vera novità di questa squadra sta nel tipo di gioco che adotta: non gioca infatti il tipico calcio italiano, tanto difensivo e poco offensivo, ma al contrario dà tanto “spettacolo”, ovvero segna tanti gol, nonostante a volte ne subisca anche tanti (ne è un esempio l’ottavo di ritorno contro il Valencia, vinto 4-3). E non c’è da stupirsi del fatto che sia la squadra italiana che ha segnato il maggior numero di gol in campionato: settanta, ovvero dieci in più rispetto alla seconda, la Lazio. La squadra di Gasperini è una vera e propria macchina da gol. In questa stagione di Serie A ne sono esempi:
- SPAL-Atalanta: 2-3
- Sassuolo-Atalanta: 1-4
- Atalanta-Udinese: 7-1
- Brescia-Atalanta: 0-3
- Atalanta-Hellas Verona: 3-2
- Atalanta-Milan: 5-0. In questo caso la Dea infligge al Milan la più pesante sconfitta della sua storia (insieme a Roma-Milan: 5-0 nel 1998).
- Atalanta-Parma: 5-0
- Torino-Atalanta: 0-7. E qui i bergamaschi infliggono anche al Torino la peggiore sconfitta della loro storia: i granata infatti non avevano mai perso 7-0 in casa.
- Lecce-Atalanta: 2-7
Dopo la seconda partita contro il Valencia, Gasperini ha affermato: «Anche se non è mai normale fare così tanti gol, spesso ne facciamo quattro ed è un qualcosa di straordinario sia in campionato che in Europa. In Champions, dopo un inizio difficile, abbiamo preso le misure con quattro vittorie di fila. Per noi è una competizione che ci fa crescere e migliorare. Siamo felici di avere regalato una gioia ad un territorio che sta soffrendo. Avremo tempo per festeggiare con la nostra gente, magari lo faremo a fine campionato dopo essere riusciti a sconfiggere questo pericolo del coronavirus».
Si vedrà dunque se questo club, cresciuto da pochissimo, continuerà a sorprendere. Di certo, la Dea non è a corto di audacia, coraggio, abilità e voglia di stupire.