Di recente la redazione di Ermes ha organizzato degli incontri periodici con dei giornalisti professionisti. Oggi andiamo a conoscere Elisabetta Gallina, giornalista televisiva con una storia davvero singolare e ricca di emozioni. L’abbiamo incontrata lunedì 10 maggio su Teams.
Tante sono le volte in cui da giovani ci troviamo in lotta con noi stessi per capire cosa vorremmo fare in futuro e quali percorsi potremmo intraprendere. D’altronde la vita è costituita da molti dubbi interiori ed ecco che in questa occasione la nostra ospite non ci fa sentire assolutamente soli, raccontandoci le tante esperienze da lei fatte prima di diventare una giornalista professionista.
Innanzitutto Elisabetta non nasce con l’idea di fare la giornalista e, prima dei trent’anni, non aveva conoscenze specifiche in questo campo. Diplomata in grafica a pieni voti all’Istituto Salesiano di Verona, dopo un percorso di studi precedente non semplice e lineare, Elisabetta prosegue il suo percorso di vita incontrando quasi per caso il mondo della moda: a 19 anni, dopo una serie di provini e di affermazioni a livello locale, ottiene il sesto posto assoluto nella finalissima di Miss Italia 2001 a Salsomaggiore.
«Un’esperienza particolare e stimolante, che mi ha permesso di mettermi in gioco, – confessa la giornalista – ma c’è un rovescio della medaglia, si corre sempre il rischio di essere valutati solo per l’apparenza, per l’aspetto estetico, e non per quello che si è o che si può fare usando la testa. La moda ti apre tante porte, è vero, ma poi bisogna poi dimostrare con il doppio delle forze che non si è solo belle, ma anche intelligenti».

La nostra ospite ci racconta di aver vissuto per un anno in Israele, nella metropoli di Tel Aviv, che rappresenta una terra piena di risorse in cui però risulta molto difficile l’adattamento. Eppure, durante questa permanenza Elisabetta decide di imparare l’ebraico, «lingua che va imparata a memoria, le parole vanno scritte da sinistra verso destra, insomma un modo tutto nuovo di ragionare».
All’età di 21 anni Elisabetta Gallina comprende quanto Verona ormai le stia stretta e da qui in poi intraprende una serie di viaggi che la porteranno a diventare un’assistente di volo per tratte internazionali con voli charter, attività che farà per ben sei anni.
Un periodo intenso per Elisabetta, che però ha contribuito al perfezionamento dell’inglese, rafforzando anche quelle che sono sempre state le sue caratteristiche principali, ossia la curiosità e la voglia di mettersi in gioco, affrontando avventure diverse.
Una volta tornata a Verona, a 28 anni, ad Elisabetta viene proposto un lavoro a Telearena, e da qui inizia il suo percorso di conduttrice, seppur impegnata fin da subito nella ricerca dei contenuti e nell’elaborazione della notizia. «Mi sono messa a disposizione con umiltà, con voglia di imparare».
Prima il tesserino da giornalista pubblicista e poi, nell’ottobre 2020, in pieno periodo Covid, l’esame superato da professionista. «Non è stato semplice rimettersi sui libri durante la pandemia e dopo un po’ di anni dalla fine della scuola, la preparazione per l’esame di Stato a Roma per i giornalisti richiede una preparazione ampia su tantissimi ambiti e sono felicissima di essere riuscita a superare questo nuovo importate traguardo».
Riflessioni
Elisabetta è arrivata ad essere una professionista nel campo del giornalismo senza preventivarlo in giovane età, soprattutto facendo molte esperienze diverse e alquanto coraggiose, insegnandoci che nulla viene dal caso, ma alla base c’è un sempre grande impegno, curiosità e tanto sacrificio.
Quindi, dalle parole della giornalista televisiva cosa ci portiamo a casa? In lei abbiamo apprezzato di certo la forza di volontà che l’ha portata a superare le tante prove che la vita le ha posto davanti.
Dall’altra parte, invece, emerge il bellissimo messaggio da lei trasmesso, ossia quello del fatto che non sempre si nasce con l’idee chiare sul proprio futuro, ma lo si capisce con il tempo, viaggiando o facendo esperienze varie, che ti arricchiscono a livello personale e che ti permettono di uscire dalla propria “comfort zone” ed iniziare a conoscere la vita da altre prospettive.
L’opportunità di scambiare due chiacchiere con Elisabetta Gallina è stato senz’altro elettrizzante ed istruttivo, anche perché non si tratta solo di un’ottima giornalista, ma di una persona eclettica e brillante che sottolinea l’importanza dell’essere curiosi, di far fede sulla propria forza di volontà, e di provare sempre a superare i propri limiti per ottenere ciò che si vorrebbe essere o diventare.