Gli insetti nell’alimentazione del futuro

Come ogni anno l’Unione europea ha rilasciato la direttiva “novel food”. In questa direttiva ci sono state scelte controverse, infatti dal 26 di gennaio entrerà in commercio la larva “Anphitobius Diaperinus” sotto forma di pasta congelata, e ciò ha fatto di nuovo riaprire il dibattito sulla consumazione di insetti.

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Insetti su un piatto
Tempo di lettura articolo: 2 minuti

Secondo la FAO gli insetti sono il cibo del futuro. Sono ricchi di nutrienti, economici da allevare e a basso impatto ambientale. In Europa e soprattutto in Italia, questo nuova alternativa alimentare non sembra incontrare i gusti dei cittadini. Coldiretti ha condotto una serie di interviste sul tema e il 54% degli intervistati è contrario al consumo di insetti, indifferente è il 24%, favorevole il 16% e non risponde il 6%. In conclusione si è visto quindi che la maggior parte degli italiani non vuole gli insetti nelle loro tavole.

In Italia ci sono due alimenti alimenti a base di insetto sono le patatine ai biscotti della Fucibo, che da qualche settimana si possono trovare in qualche supermercato. Dall’azienda è stata condotta un’indagine con gli assaggiatori per conoscere le reazioni delle persone. L’esperimento consisteva che venisse servito su un vassoio delle patatine e dei biscotti a base di farina insetto e altri tre prodotti analoghi per forma e composizione ovviamente tutti anonimi: le patatine sono state un successo, mentre per i biscotti…un flop. Sono stati descritti con un cattivo sapore è una consistenza assolutamente più gommosa e meno appetitosa

Perché mangiarli?

Ma perché bisognerebbe mangiare gli insetti? Perché bisognerebbe cambiare le proprie abitudini culinarie? Come già detto gli insetti offrono alternativa ecologica l’allevamento di animali: per allevare 1 kg di carne di vitello l’atmosfera riceve 150 kg di anidride carbonica mentre l’anidride carbonica emessa per produrre 1 kg di proteine dai bachi da seta è circa 15 kg, una grande differenza se consideriamo che l’allevamento intensivo è una delle cause più rilevanti del cambiamento climatico e l’allevamento di insetti riuscirebbe anche soddisfare la costante richiesta alimentare di una popolazione mondiale in crescita (infatti nel 2050 saremo oltre 9 miliardi di persone). Un altro punto è il fatto che gli insetti contengono molte proteine nutrienti. Mentre il contenuto proteico di carne di vitello è del 22% quelle di locuste va dal 18 al 32% e quello dei grilli dall’otto al 25%.

Specie commestibili

Nel mondo si stima ci siano oltre 1900 specie insetti commestibili ma quelle che troviamo di più sono:

  • Coleotteri 31%
  • Bruchi 18%
  • Api vespe e formiche 14%
  • Cavallette locuste e grilli 13%
  • Cicale e cimici 10%
  • Termiti 3%
  • Libellule 3%
  • Mosche 2%

Queste specie sono consumate da almeno 2,5 miliardi di persone in regioni come Africa, Asia, Australia e Sud America.

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