Rimarrà aperta fino a domenica 14 gennaio la mostra veronese “Presepi dal mondo“. La rassegna internazionale, allestita quest’anno eccezionalmente nel Palazzo della Gran Guardia a causa dei lavori di restauro che interessano l’Arena, è giunta all’edizione numero 39. Essa propone un viaggio nella magia dei colori, delle ambientazioni, dei materiali di innumerevoli scene della Natività: vere e proprie opere d’arte provenienti da musei, collezioni, maestri presepisti e appassionati di tutto il mondo.

L’esposizione, che ha meritato il Guinness dei primati grazie ai suoi 400 presepi, vuole lanciare un messaggio di pace attraverso il gemellaggio con Betlemme e acquista nel 2023 un significato particolare perché si ricordano gli 800 anni di quello che è tradizionalmente considerato il primo presepe: nel borgo di Greccio, in provincia di Rieti, San Francesco d’Assisi ideò una rappresentazione vivente della nascita di Gesù, alla mezzanotte del 24 dicembre 1223, per coinvolgere i fedeli nel clima di tenerezza e spiritualità del Natale.
La rassegna veronese, arricchita da spettacolari giochi di luci e proiezioni, consente di ammirare realizzazioni di dimensioni minuscole oppure gigantesche, antiche e moderne. Se i capolavori italiani mettono in risalto (tra pastori taciturni, vicoli disordinati, artigiani rumorosi) la speranza del messaggio cristiano, quelli stranieri (con il Cristo nero o la culla tra i castelli della Moldavia) si mostrano più attenti all’ecumenismo.
Organizzata dalla Fondazione Verona per l’Arena, la mostra è realizzata con la collaborazione del Comune, della Provincia, della Camera di Commercio, della Diocesi, della Regione Veneto e della Conferenza Episcopale Italiana.













