Rispetto e attenzione nei confronti dell’ambiente al centro di ogni attività, genuinità della materia prima e particolare cura verso il cliente: sono queste le peculiarità che contraddistinguono FontanaBio, azienda agricola biologica riconosciuta a livello europeo che, attraverso un attento approccio alla sostenibilità e grazie a una grande esperienza nel settore, si impegna quotidianamente a fare la differenza sulla tavola dei veronesi e non solo.
L’azienda offre prodotti come composte, creme salate e succhi di frutta, lavorati con ingredienti selezionati per esaltare il gusto e la qualità, privilegiando la lavorazione senza l’aggiunta di zuccheri, suo cavallo di battaglia. Comprende anche un laboratorio di trasformazione, unico sul territorio di Verona, che si occupa anche di realizzare prodotti per altre aziende agricole, svolgendo un servizio conto terzi. Si dedica prevalentemente a una coltura di mele e alla creazione di composte di frutta dolci. Fornisce, inoltre, i suoi manufatti anche ad alberghi e realizza formati per la ristorazione.


“Pensando a quando abbiamo iniziato, che eravamo dei pionieri della produzione biologica, adesso per me è una conquista il fatto che non abbiamo mollato quando il biologico era veramente utopia. Dopo ci sono state diverse evoluzioni legate al mercato e anche un po’, diciamo, alla tendenza. Adesso è un fare le cose con una certa coscienza legata al biologico, ma soprattutto è farlo con una qualità elevata e puntare sempre a far meglio” racconta soddisfatta la direttrice dell’azienda Erica Fontana.
FontanaBio ha iniziato il suo processo di conversione da convenzionale a biologico 43 anni fa, ed è stata la seconda azienda agricola del territorio veronese a scegliere tale percorso, appena dopo la cooperativa Ca’ Magre. La decisione di intraprendere questo cambio di rotta era stata portata avanti dal padre e dallo zio di Erica, che l’ hanno ritenuto necessario in quanto hanno acquisito consapevolezza dei suoi benefici. Non si è trattato soltanto di fare dei trattamenti differenti oppure di non farli, ma si è dovuto installare un sistema di impianto diverso: tutto ciò ha richiesto ben tre anni, ma i riconoscimenti non hanno tardato ad arrivare. L’azienda ha infatti ottenuto la certificazione del biologico ICEA (Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale) sulla produzione in campagna nel 1985 e, undici anni, dopo sul laboratorio di trasformazione.

Da quel momento il percorso di FontanaBio non si è mai arrestato. “Abbiamo creato il Biodistretto, che è un gruppo di imprenditori biologici e anche di sostenitori che è stato riconosciuto a livello europeo. Fanno attività anche di divulgazione all’interno delle scuole” ha dichiarato la direttrice dell’azienda, che spiega anche quali obiettivi si desidera raggiungere in futuro. ”Con la produzione ogni anno aggiungiamo dei prodotti nuovi, che possono essere delle lavorazioni particolari o magari lo stesso prodotto fatto in maniera diversa, con tecnologie diverse, per farlo sempre meglio e per anche snellire sempre di più la filiera mantenendo sempre il prodotto artigianale”.
Erica Fontana sottolinea l’importanza della certificazione del biologico come riconoscimento per garantire ai clienti un’ottima offerta, ma è molto complesso il lavoro burocratico per mantenerla, in quanto le richieste di documenti sono enormi e talvolta richiede più tempo ed energia più che realizzare il manovellato e fare i trattamenti nelle campagne. Questa è la ragione per cui diverse aziende agricole biologiche veronesi stanno cedendo: pur lavorando sempre con lo stesso metodo, talvolta non lo rendono ufficiale con un certificato in mano. Quindi si può ritenere FontanaBio un importante modello da seguire per le future generazioni, in modo che si continui a garantire la massima qualità della produzione nel pieno rispetto dell’ambiente e della natura.















