
Sono oltre cento gli scatti in bianco e nero del celebre fotografo Robert Doisneau in esposizione al Palazzo della Gran Guardia di Verona dal 15 novembre al 14 febbraio 2024. La mostra, a cui ha fatto visita anche l’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini, si propone di far conoscere l’artista francese, nato nel 1912 e morto nel 1994. Lo fa attraverso una selezione di immagini che rendono l’idea del suo sguardo curioso sul mondo attraverso l’obiettivo della macchina fotografica.

È stato lo stesso Doisneau a spiegare l’intento del suo lavoro: «Quello che cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere.». Il fotografo è divenuto famoso soprattutto grazie allo scatto realizzato nel 1950 per la rivista americana Life: un ragazzo e una ragazza che si baciano davanti al Municipio di Parigi. Si tratta di una delle immagini più note e riprodotte nella storia della fotografia.

Oltre a questa, ha però lasciato in eredità quasi 450mila negativi. Nel corso della sua vita ha lavorato per il giornalismo (oltre a Life, anche i periodici Vogue e Le Point) e per la pubblicità, in particolare per l’industria automobilistica. Amico del poeta Jacques Prévert, nel 1949 ha prodotto con il noto scrittore Blaise Cendrars un libro sull’esistenza nelle periferie parigine intitolato “La Banlieu de Paris”.
Le fotografie di Doisneau sono commoventi testimonianze storiche di una vita quotidiana che è ormai cambiata, ma anche di un periodo della fotografia che non conosceva il digitale e dove quindi si lavorava ancora con i rullini da sviluppare nella camera oscura. La bellezza del bianco e nero, che accentua il contrasto tra spazi luminosi e zone d’ombra, rende queste stampe ancora più affascinanti.












