Scuola, semplice noia o metodo sbagliato?

La teoria delle intelligenze di Howard Gardner potrebbe essere la soluzione per risvegliare i “cervelli assopiti" che stanno tra i banchi di scuola.

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studenti durante lo svolgimento di una lezione

Al giorno d’oggi, si sa, non sono pochi gli studenti che guardano alla scuola come ad un ambiente stressante e pesante, che non li invoglia ad imparare: noia e disinteresse sono infatti le parole chiave per descrivere il loro atteggiamento durante le lezioni. Ma sono davvero gli studenti il problema più grande? Lo psicologo e docente statunitense Howard Gardner ha provato a rispondere a questo interrogativo con una sua teoria che permetterebbe di valorizzare appieno il potenziale di ogni ragazzo e ragazza grazie ad un cambiamento radicale nel metodo di insegnamento e di valutazione degli insegnanti, facendo riacquistare agli studenti interesse e voglia di imparare.

La teoria delle intelligenze multiple

Esempi di intelligenze multiple

Gardner, contestando e guardando oltre l’idea di poter misurare in maniera oggettiva l’intelligenza, avanza nel 1983 l’ipotesi dell’esistenza di ben sette tipi di intelligenza diversi, di cui più tardi ne verrà aggiunta una ulteriore. Esse caratterizzano ogni essere umano e si manifestano in maniera differente per ciascuno.

Quali sono queste intelligenze?

Schema riassuntivo delle diverse intelligenze
  • intelligenza verbale o linguistica: riguarda la capacità di leggere e memorizzare informazioni e l’utilizzo di una buona padronanza del linguaggio per esprimersi in maniera chiara e approfondita sia verbalmente sia per iscritto. In particolare, presentano in maniera sviluppata questa intelligenza poeti, giornalisti e scrittori;
  • intelligenza logica o matematica: comprende la competenza nel problem-solving, nel lavorare con simboli astratti come numeri o forme geometriche e nel riconoscimento di connessioni tra informazioni distinte. Questa intelligenza è tipica degli scienziati, degli ingegneri e degli economisti;
  • intelligenza visiva o spaziale: caratterizzata dal ragionamento in tre dimensioni, il sapersi orientare nello spazio e interpretare immagini, mappe e grafici. Riguarda in particolare artisti, architetti e navigatori;
  • intelligenza corporea o cinestetica: consiste nella coordinazione e nell’utilizzo del proprio corpo per esprimere emozioni. Le persone con una forte intelligenza corporea riescono ad imparare agendo in maniera pratica, e ne fanno parte non solo ballerini e sportivi, ma anche chirurghi e artigiani;
  • intelligenza musicale o ritmica: ci rende in grado di comprendere strutture musicali, ritmi e note, di cantare e di suonare strumenti ampliando la nostra sensibilità ai vari suoni degli ambienti in cui viviamo. È fondamentale per compositori e musicisti;
  • intelligenza interpersonale: rappresenta la predisposizione a comprendere le persone, a interagire e a lavorare in maniera cooperativa con loro tramite un linguaggio verbale e non. È l’intelligenza predominante in insegnanti, manager e psicoterapeuti;
  • intelligenza intrapersonale: è formata, oltre ad un senso di intuizione sulle realtà spirituali, dall’autoriflessione e dal saper riconoscere i propri sentimenti ed emozioni per la realizzazione dei propri obiettivi. Ne sono particolarmente dotati teologi e psicologi;
  • intelligenza naturalistica: offre sensibilità riguardo alle caratteristiche del mondo naturale e destrezza nella classificazione e categorizzazione di ciò che riguarda la natura. Si manifesta principalmente in contadini, botanici ed ecologisti.

Gardner aveva anche immaginato la presenza di un’intelligenza detta esistenziale, la quale però non è molto considerata a causa delle insufficienti prove per ritenerla tale.

La teoria delle intelligenze multiple nell’ambito scolastico

Il progetto “A Study of Schooling” di John Goodlad, che ha coinvolto i ricercatori nell’osservazione di più di 1.000 classi a livello nazionale, ha rilevato che quasi il 70% del tempo in classe viene consumato dai discorsi degli insegnanti; è una delle cause per il quale diversi studenti si sentono poco coinvolti e perdono di conseguenza interesse e concentrazione, senza contare che non valorizza appieno il potenziale dei ragazzi. Ecco quindi che entra in gioco il metodo basato sulla teoria di Gardner: esso prevede un’ampia varietà di strategie diverse di insegnamento secondo le capacità degli studenti. È necessario infatti l’utilizzo di diverse tecniche anche durante la stessa lezione perché nessuna di esse funziona bene e sempre per tutti i ragazzi. Oltre a questo va modificato anche il sistema di valutazione: esso infatti dovrebbe basarsi non tanto sul fatto che gli studenti possano acquisire o meno conoscenze, ma piuttosto se sono in grado di acquisire la disposizione a far uso di abilità e strategie in modo appropriato. Istruzione e valutazione diventano quindi pari alleate dello studente, che in questo modo riesce a soddisfare meglio le proprie esigenze. Grazie all’applicazione della teoria delle intelligenze multiple, ragazzi demotivati e senza successo hanno potuto cominciare e vivere un percorso di crescita a livello accademico; questo ci fa intendere che spesso non vanno cambiati il carattere o la mente degli studenti, ma il metodo con cui loro apprendono per costruire il loro futuro.

E tu? Qual è la tua intelligenza più sviluppata?

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