”Certamente non si tratta di un progetto perfetto, le discussioni nel calcio non possono essere eliminate perché ci sono aspettative sempre altissime, e dall’altra parte dello schermo c’è sempre un essere umano. Ma soltanto qualche anno fa si parlava di gol segnati con due metri di fuorigioco, una cosa ormai impossibile. Continuano ad esserci ancora decisioni controverse, ma il progetto è giovane e va migliorato“. Queste le parole di Rossetti, riguardo le novità della Uefa, pronta a rivoluzionare il sistema della moviola.
Già dalla partita dello scorso 28 aprile tra Inter e Juventus (2-3), si sono alzate le peggio polemiche riguardanti Var e arbitro, fino ad essere definito, da interisti e non, un match ”rubato”. Troppi gli errori di Orsato in quella partita, e non a caso si è deciso di agire.
Dalla stagione 2019/2020, infatti, i maxi-schermi degli stadi segnaleranno con un’infografica l’attivazione della tecnologia a sostegno dei direttori di gara e mostreranno l’episodio per cui verrà utilizzata. L’obbiettivo è quello di arrivare ad un sistema in cui l’arbitro cera di spiegare in vivavoce a tutto il pubblico presente allo stadio, e agli spettatori a casa, il motivo della sua decisione, che sia di convalidare o meno un goal per fuorigioco, o per dare o no un rigore.
Altro scalpore si è fatto strada per via del comportamento poco adeguato della maggior parte dei giocatori al momento in cui l’arbitro fa cenno di non esserci bisogno consultare la Var. ”Non si può far così, come non si può interferire con la visione delle immagini da parte dell’arbitro. I giocatori che chiederanno in modo scurrile l’intervento della Var verranno immediatamente ammoniti.” Afferma un esponente della Uefa.
Oltre a ciò, la moviola è stata anche inserita nella più famosa competizione Europea: la Uefa Champions League. Proprio per questo motivo, infatti, negli ottavi di finale che si giocheranno tra una settimana, sarà possibile l’uso immediato di uno degli strumenti più utili della storia del calcio.