Gilet gialli, sempre meno i manifestanti

Continuano le proteste, che nell'atto 20 ha coinvolto 33.700 manifestanti in tutta la Francia, di cui 4.000 a Parigi. Una cifra sensibilmente inferiore ai 40.500 conteggiati una settimana fa, di cui 5.000 a Parigi

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Manifestation du mouvement des gilets jaunes, à Noirefontaine (Doubs), le 08 décembre 2018.
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Si è svolta ieri, a Parigi, la ventesima puntata della manifestazione che ha portato ad un imponente schieramento di forze dell’ordine.

La conferma del divieto di manifestare sugli Champs-Elysees ha innescato contrasti e violenza, provocando per la seconda settimana di fila forti contrasti. Da ricordare che gli Champs-Elysees erano stati devastati dai manifestanti durante il diciottesimo atto di protesta.

Scontri, come si temeva, a Bordeaux e ad Avignone, due agenti feriti a Montpellier. 

Con il corteo parigino, concluso tra la Gare de l’Est a Trocadero e la Tour Eiffel, le forze dell’ordine non hanno riscontrato gravi incidenti. Sono state trentadue le persone fermate e 11.000 i controlli prima del corteo.

In provincia, invece, sono stati numerosi gli incidenti. A Bordeaux, il sindaco aveva annunciato l’operazione “città morta”, secondo cui i negozi sarebbero stati chiusi e i cittadini invitati a restare a casa. Nel corso della manifestazione, numerosi black bloc e casseur, hanno cercato di entrare nelle zone vietate, in seguito ad un cambiamento di un tratto del percorso, e si sono scontrati con la polizia, provocando il danneggiamento di un’agenzia di banca e incendiando le barricate della polizia.

Scontri anche a Nizza, dove trecento persone si sono riunite per manifestare per Genevieve Legay, militante urtata da un poliziotto la settimana scorsa durante lo sgombero della place Garibaldi, vietata ai manifestanti.

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