“Einstein aveva ragione” affermano gli scienziati che, dopo mesi di lavoro, hanno finalmente svelato quella che si può definire la “Foto del secolo”. L’immagine ritrae un buco nero, silhouette oscura, regione di spazio-tempo che possiede un campo gravitazionale così intenso da non far sfuggire nulla di ciò che c’è al suo interno, nemmeno la luce.
”Siamo di fronte alla conferma della Relatività di Einstein“, afferma il direttore del progetto Eht Sheperd S.Doeleman del Center for Astrophysics, ”quello che stiamo facendo è dare all’umanità la possibilità di vedere un buco nero per la prima volta, come un senso unico d’uscita dal nostro universo. Questa è una pietra miliare nell’astronomia, un’impresa scientifica senza precedenti compiuta da un team di più di 200 ricercatori”.
Per ottenere la visione del buco nero, i ricercatori hanno elaborato immagini di otto telescopi sincronizzati da orologi atomici che, durante dieci giorni consecutivi nel 2017, si sono alternati nello scrutare il centro della Via Lattea e della galassia M87, a 55 milioni di anni luce da noi. I telescopi che hanno contribuito sono stati Alma, Apex, il telescopio Iram, il telescopio James Clerk Maxwell, Serrano, il Submillimeter Array, il Submillimeter Telescope e South Pole Telescope.
La grandissima quantità di dati grezzi riportati dai telescopi è stata riportata in seguito in “super computer” altamente specializzati, presenti nel Max Planck Institute for Radio Astronomy e dal Mit Hahstack Observatory.
L’immagine, che certamente non è stata scattata da una macchina fotografica, non è altro che una mappa delle emissioni di onde radio da parte di un disco di gas che sta precipitando dentro il buco nero.