Domenica 12 maggio: congresso dei terrapiattisti a Palermo

Settecento persone si sono riunite per discutere sulla forma della nostra Terra e di tutte le teorie ad essa associate.

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Se credavamo che la forma del nostro pianeta non fosse più un problema dal Cinquecento ci stiamo sbagliando. C’è infatti un piccolo numero di persone (tra cui avrebbe dovuto esserci Beppe Grillo) che si è riunito domenica 12 maggio a Palermo ad un convegno, per ascoltare tutte le teorie sulla forma piatta della nostra Terra.

“Tutti siamo stati ingannati fin dal primo giorno”. È questo il leitmotiv dei terrapiattisti.

La teoria della forma piatta della terra però non è l’unico argomento di cui si è trattato: la teoria dell’evoluzione di Darwin? Una bufalaI dinosauri? Mai esistiti. Le ossa ritrovate sarebbero in realtà quelle dei Giganti, altrimenti come si spiegherebbero le enormi porte di San Pietro a Roma o del Duomo di Milano? Sono così grandi perché altrimenti non sarebbero mai riusciti a entrarci. Secondo i terrapiattisti, molti anni fa il nostro pianeta era popolato da giganti che adesso starebbero sorvegliando i confini della terra, ossia l’Antartide, che circonderebbe la nostra Terra.

Un’altra teoria è che il nostro pianeta funzionerebbe ad effetto Pac-Man: se si prende un aereo, che vola sempre dritto dal punto di partenza, secondo la teoria della sfericità della terra, esso dovrebbe tornare al punto di partenza compiendo un giro di 360 gradi intorno alla Terra. Non è così per i terrapiattisti; infatti secondo la loro teoria, quando l’aereo è arrivato al “confine del mondo” esso si materializzerebbe dall’altra parte.                                                                           E che dire dell’Australia? Non esiste! Lo sbarco sulla Luna? Mai avvenuto! La NASA? E’ solo molto brava con gli effetti cinematografici e ci controlla tutti. Infatti nella lingua ebraica NASA significa “menzogna”.

E che dire delle torri gemelle? Sarebbero sempre state vuote. Un membro del congresso di nome Albino Galuppino mostra un’immagine delle torri ancora in costruzione: “Come vedete ancora i lavori erano in corso e già svettavano le antenne verso l’alto, che servivano per simulare le emissioni satellitari“. A chi gli chiede cosa intende quando parla di “scatole vuote”, replica: “Secondo una teoria, i due grattacieli erano quasi del tutto vuoti, tranne qualche ristorante o bar. Proprio perché in realtà a loro servivano i palazzi come porta antenne”.

Queste e molte altre sono le teorie di cui hanno discusso i terrapiattisti a Palermo.

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