Brexit. E gli studenti europei?

Ormai diversi giovani diplomati italiani accedono ad università estere, ora che il Regno Unito vuole uscire dall’Europa molti di loro si preoccupano per i propri progetti di studio e di vita.

Uno studente nel Regno Unito
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A seguito dell’apertura delle urne in Inghilterra, giovedì 12 dicembre il conservatore Boris Johnson ha ricevuto la maggioranza dei voti, con la promessa di una Brexit veloce entro il 31 gennaio 2020 e forse anche senza alcun accordo con l’Ue.

Al momento la situazione non è chiara per quanto riguarda gli studenti europei, ma se si verificherà una Brexit No Deal si pensa verranno trattati come gli altri internazionali; infatti chi inizierà gli studi dal 2020 dovrà richiedere un visto temporaneo di 36 mesi (in caso si necessiti un periodo di permanenza maggiore verranno successivamente definiti i termini dal Governo Britannico) e potrà rimanere fino a due anni dopo la laurea, contrariamente ai quattro mesi stabiliti nel 2012.

La Brexit è l’obiettivo del premier conservatore Boris Johnson

Non è stato detto niente sugli allievi che già frequentano scuole inglesi, ma i cittadini europei che vivono attualmente nel Regno Unito devono fare domanda di residenza entro il 31 dicembre 2020, secondo lo “Eu Settlement scheme”.

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Vivo in Borgo Roma. Mi reputo una persona abbastanza solare e aperta verso chi mi sta accanto, anche se i miei genitori dicono che sono un po' lunatica. Frequento il terzo anno di superiori al liceo classico e per il momento sono felice della scelta che ho fatto. Nel mio tempo libero leggo molto e guardo serie TV che parlano principalmente di storie avventurose e fantastiche, passando da draghi e da trame di inganni per un trono conteso a situazioni come la scoperta di mondi paralleli in cui la realtà appare come il suo contrario. Per il futuro ho parecchi sogni, ma nessun progetto sicuro: mi piace molto scrivere, ma penso di non poter riuscire a trasformare questa passione in lavoro, quindi per ora sono piú orientata verso l’insegnamento.

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