Pole dance: esibizione ludica o vero e proprio sport?

Un’attività intensa sempre più conosciuta e amata dalle donne di tutte le età che permette di bruciare calorie e di tonificare il corpo. L'auspicio è che diventi disciplina olimipica.

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La pole dance nasce come fusione tra ginnastica e danza con la pertica. Spesso viene confusa con la lap dance, un’esibizione solo a scopo ludico, di intrattenimento negli strip club e non uno sport a tutti gli effetti. La pole, invece, è basata sull’esecuzione di figure acrobatiche, che richiedono notevole forza, coordinazione, flessibilità e soprattutto sopportazione poiché si concentra sull’attrito della pelle sul palo.

Storia

Secondo fonti storiche la pole dance si è sviluppata nel Nord America durante gli anni della depressione del 1920. I circensi cinesi nello stesso periodo storico già praticavano queste danze nei loro spettacoli.

Altre fonti sostengono che la pole dance derivi dalla Mallakhamb, uno sport nato nel XII secolo in India. In seguito si è trasformato in una disciplina sportiva, con tanto di regole e di campionati.

Campionati nazionali di pole dance

Il primo Campionato Italiano si è svolto a Roma nel 2010 vinto da Sara Brilli, promosso dalla Federazione Italiana di Pole Dance, mentre il primo Campionato Mondiale si è svolto nel 2005 ad Amsterdam.

Il palo

Le dimensioni del palo variano da diametro di 50mm, ai più piccoli di 38mm. La dimensione influenza l’esecuzione in base alle caratteristiche dell’individuo. I materiali principalmente utilizzati per i pali sono l’acciaio inossidabile  o le barre a sezione tonda in ottone.

Si spera un giorno che questo sport venga riconosciuto e introdotto alle Olimpiadi ma ci sono ancora molti stereotipi da superare.

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