Il 26 aprile 1986 scoppiava un disastroso incendio nella centrale nucleare a Chernobyl, nell’attuale Ucraina. Nello scorso fine settimana, nella mattinata di sabato 4 aprile, quasi 34 anni dopo il terribile evento, è scoppiato un grande incendio nell’area boschiva intorno alla centrale che a causa del vento si è propagato velocemente.
Probabilmente é stato di orgine dolosa, come accadde per un incendio nel 2018. Allora non ci furono grandi conseguenze, ma questa volta invece gli oltre 20 ettari che sono stati bruciati dalla fiamme hanno causato un notevole innalzamento della radioattività.
Infatti, attraverso i dati che sono stati messi in circolazione dal capo del servizio di ispezione ecologica, risulta come i valori siano aumentati di 16 volte rispetto al normale. Gli indicatori infatti segnano come valori 0,14 e 0,23.

La vicina città di Kiev, nonché la capitale dell’Ucraina, ha subito mobilitato due arei, un elicottero e piu di 100 vigili per spegnere l’incendio.
L’incendio è stato fermato dopo 24 ore e sono servite ben 50 tonnellate d’acqua.
Infine, le autorità hanno riferito che nonostante alcune difficoltà nell’intervenire, non c’è nessun pericolo per le persone che vivono nell’immediate vicinanze.