Una stagione, otto episodi e una durata media di cinquanta minuti a episodio, così esce il documentario dedicato a una star dell’NBA, il mitico Michael Jordan.
Questa serie, di Jason Hehir, racconta la storia di Michael Jordan: la sua vita e la sua carriera sportiva, ma anche della squadra in cui ha giocato per molti anni, i Chicago Bulls. I Chicago Bulls sono la squadra di Chicago che è sempre stata una delle più forti dell’NBA.
La serie parte proprio dagli esordi di Michael Jordan, la sua infanzia a Wilmington con la sua voglia di scappare, dovuta anche al razzismo. Durante il liceo Michael dovrà affrontare la sconfitta dell’esclusione dalla squadra della scuola, avrà modo di rifarsi durante l’università, quando ancora giovanissimo, conquista il campionato NBA indossando la maglia del North Carolina. La consacrazione avverrà nel 1984, quando diviene la terza scelta nel draft dopo il nigeriano Hakeem Olajuwon e il centro Sam Bowie. Michael Jordan segnerà il destino dei Chicago Bulls, che grazie a lui porteranno a casa, negli anni ’90, ben sei titoli, divenendo la squadra di basket più forte di tutti i tempi.
Tutto questo si ritrova in The Last Dance, l’ultimo ballo prima della fine, la frase pronunciata dall’allenatore Phil Jackson alla sua squadra prima che il team venga completamente rivoluzionato.
La serie contiene filmati d’epoca e interviste a giocatori, allenatori e a Barack Obama; ne viene fuori un racconto visivo che riesce anche ad indagare gli aspetti psicologici della squadra. Questa è la serie perfetta per coloro che amano il basket e tutto quello che ruota attorno ad esso: lo spirito di squadra e la voglia di essere bravi come Jordan.