Muore un’altra leggenda

Un grande addio al direttore d’orchestra e musicista torinese Ezio Bosso, la malattia lo ha preso fino ad ucciderlo.

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Il grande musicista, pianista, direttore d’orchestra e compositore, ci ha lasciati. 

Nato a Torino il 13 settembre 1971, Ezio Bosso si innamora della musica fin dalla tenera età, e decide di seguire la sua passione. Infatti, a soli 16 anni, lascia la sua casa e debutta come solista in Francia

Ciò che ha segnato il destino di Bosso è sicuramente il famoso incontro con Ludwig Streicher, contrabbassista dei Wiener Philharmoniker, che ha colto il talento del sedicenne, infatti, il musicista austriaco lo indirizza all’Accademia di Vienna, dove Bosso ha studiato contrabbasso, composizione e direzione d’orchestra.

Divenne ben presto contrabbassista e suonò in importanti compagnie come la “Chamber Orchestra of Europe” di Claudio Abbado, con cui aveva instaurato un forte legame di amicizia. 

All’età di 48 anni, Ezio Bosso ci lascia proprio nella sua casa a Bologna in compagnia della fidanzata Anna Maria. A portarselo via è stato il cancro con cui conviveva e lottava da ormai molti anni e che lo costringeva a prendersi lunghi periodi di pausa a causa delle terapie. Per completare il “quadro clinico” oltre al cancro Bosso era vittima di una malattia neurodegenerativa, che l’aveva costretto in carrozzella. 

Nonostante tutti questi mali, Ezio non si è mai arreso e ha sempre lottato con grande coraggio. 

«Se mi volete bene, smettete di chiedermi di mettermi al pianoforte e suonare. Non sapete la sofferenza che mi provoca questo, perché non posso e ho due dita, che non rispondono più bene e non posso dare alla musica abbastanza, niente pietismi». Era il 2019 quando Bosso confessò questo dolore al suo pubblico.

Ezio non smetteva di pensare al futuro e aveva in mente molti progetti, tra cui i nuovi metodi da poter adottare per fare musica rispettando le norme legate all’emergenza Coronavirus. 

La musica, la sua più grande passione e senza dubbio  la sua ragione di vita l’aveva spinto a sfide sempre più grandi, realizzando veri e propri capolavori indimenticabili come “Rain, In Your Black Eyes” diventata colonna sonora dei programmi di gara dei più bravi e talentuosi campioni del pattinaggio sul ghiaccio. 

L’Italia in lacrime per la perdita di un’altra leggenda, un grande addio a uno dei migliori musicisti. 

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Vivo a Negrar, in provincia di Verona. Frequento il liceo classico alle Stimate e scegliendo questo indirizzo mi sono resa conto del vivo interesse e la curiosità che provo nei confronti delle materie umanistiche, trovo che siano a dir poco affascinanti ed inaspettatamente legate a quella che è la modernità. Le materie che prediligo sono filosofia, storia ed epica, tanto che nel tempo libero cerco di leggere più libri possibili in riferimento a queste discipline. Pratico pattinaggio sul ghiaccio e coloro che mi conoscono sanno la passione e l’impegno che impiego per questo sport, da cui indubbiamente ho ottenuto tante soddisfazioni. Riguardo al mio futuro, mi piacerebbe svolgere un lavoro che mi renda orgogliosa e che vada a premiare tutti gli sforzi fatti.

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