Due sono state le vittime di questo tragico schianto, entrambi giovani promesse del nuoto italiano, cioè Fabio Lombini 22 anni (In Sport-Vigili del Fuoco) e il Gioele Rossetti 23 anni di Roma (Aurelia nuoto) che risulta fosse stato alla guida del velivolo, poiché era di proprietà di suo padre.
E’ stata immediatamente aperta un’inchiesta sui motivi dell’impatto al suolo dell’aereo che dopo solo 30 secondi dal decollo ha perso quota fino a schiantarsi (questo emerge dalle verifiche fatte sul territorio).
Il “volo” era partito dalla scuola di “Crazyfly” questa domenica, ma una volta toccato il terreno il velivolo è esploso e distrutto dalle fiamme che hanno carbonizzato le due persone a bordo, che sono morte.
La “FIN” (Federazione Italiana Nuoto) ha emesso il comunicato e si è detta “sconvolta e attonita” esprimendo le più sincere condoglianze a familiari e amici.
Nella nota ufficiale ci sono le condoglianze anche da parte del presidente Paolo Barelli, di Lorenzo Ravina e Salvatore Montella (presidenti onorari) di Andrea Pieri, Francesco Postiglione e Teresa Frassinetti (vice presidenti) di Antonello Panza (segretario generale) di Cesare Butini (direttore tecnico della squadra nazionale di nuoto) e dell’intero “movimento acquatico”.
Al momento si ipotizza un guasto tecnico dato che le condizioni meteo erano ottime.
L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta sull’incidente, inviando anche un proprio investigatore sul luogo dell’impatto.
Gioele e Fabio erano due giovani promesse del nuoto, Lombini era stato argento ai campionati invernali del 2017 (nei 200 stile libero in 1’44″60 ).