Troppo buono per buttarlo? Non ce n’è più bisogno di farlo! L’idea di creare un’app contro gli sprechi esagerati che producono le attività alimentari nasce da una start-up danese, che ha ideato un metodo per mettersi in contattato con attività commerciali che offrono prodotti invenduti, a prezzi scontati.
In questo modo, le attività commerciali che aderiscono all’iniziativa, inseriscono i dati dei prodotti rimasti invenduti e, attraverso l’applicazione, l’acquirente può ordinare un cofanetto di prodotti a un prezzo inferiore a quello originario.
L’attività di Too Good To Go (questo il nome della app) in Italia è partita da Milano con 60 attività aderenti, nel marzo 2019 e, ad oggi, ne conta più di 600.
Tra le attività che aderiscono ci sono, per la maggior parte, panetterie, pasticcerie, caffetterie, negozi di alimentari freschi e catene di supermercati.

La particolarità di questi prodotti è il fatto che siano venduti in magic-boxes, ovvero a scatola chiusa, senza sapere cosa si troverà al suo interno e senza poter selezionare i prodotti da comprare.
Un’innovazione di questa portata è utile non solo al compratore, che acquista prodotti freschi a un terzo del loro valore, ma anche all’offerente, che evita gli sprechi e ricava un profitto anche da ciò che altrimenti avrebbe dovuto buttare.
A Verona, ad esempio, sono reperibili dall’app numerosi panifici, bar, cafè.
In generale per evitare lo spreco di cibo domestico è importante pianificare i pasti, compilare la lista della spesa e non acquistare prodotti che poi non mangiamo. Se invece abbiamo voglia di una sorpresa, questa iniziativa è utile e divertente, a patto che non acquistiamo cibo inutile, per poi gettarlo nella spazzatura di casa.