All’una e 27 di lunedì 16 novembre (ora italiana) la nuova navicella “Crew Dragon” è decollata da Cape Canaveral dopo che, a causa del maltempo, si era dovuto posticipare la partenza di un giorno.
La navicella, facente parte della missione Crew-1 di Space X, fondata da Elon Musk e progettata per sette individui, attualmente ne ospita a bordo ben quattro astronauti, ossia Mike Hopkins, Victor Glover, Shannon Walker (scienziata donna) e il giapponese Soichi Noguchi, il quale rappresenta il primo passeggero internazionale a bordo di una navicella privata, nonostante ciò è anche l’unico ad avere esperienze sullo shuttle e sulla Soyuz, questo significa che è stato su ben tre veicoli spaziali diversi.
Il volo della capsula è totalmente automatico, quindi gestito dai computer di bordo, malgrado dovesse succedere qualcosa gli astronauti possono assolutamente intervenire.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, da circa ormai nove anni dal ritiro dello Shuttle, gli astronauti volano su mezzi americani, evitando di pagare il biglietto all’agenzia spaziale russa “Roscosmos”. Infatti, l’ultimo contratto per la missione della Soyuz era di circa 86 milioni di dollari per un unico posto.
Ricordiamo, inoltre, che Musk nel 2014 ottene dalla NASA un finanziamento di circa 2,6 miliardi di dollari, con lo scopo di costruire proprio “Crew Dragon”, la quale ora attraverso perfezionamenti è diventata abitabile.
Allo stesso tempo, però la NASA investí circa 4,2 miliardi di dollari alla Boeing per realizzare un’altra capsula “Starliner” così da avere una seconda possibilità, che purtroppo era mancata con lo Shuttle e aveva provocato a lungo un blocco dei voli e che se tutto va bene verrà lanciata per il prossimo dicembre.
Tuttavia “Crew Dragon” viaggerà nello spazio per circa 180 giorni e tutto questo è stato possibile, perché lo scorso maggio si era verificato il primo collaudo il cui successo diede via libera all’inizio delle missioni commerciali.
Insomma, questo è il momento di “Dragon Crew” che segna il grande trionfo dei progetti e dei sogni di Elon Musk, ma allo stesso tempo il primo passo per avviare missioni verso Marte.