Il 25 dicembre 2020 sarà sicuramente un giorno di festa inconsueto per tutti a causa della pandemia di Covid-19 che sta causando un elevato numero di morti in Italia e nel mondo. Non c’è dubbio che per molte persone sarà un Natale da dimenticare, per altri sarà un Natale in solitudine senza la presenza dei propri cari e per altri ancora sarà un Natale poco magico perché ridimensionato nella sua forma. Quest’anno, quindi, ci possiamo scordare lo shopping frenetico nei centri commerciali, le passeggiate attraverso affollati e pittoreschi mercatini natalizi, il cenone o il pranzo con tutti i parenti, le vacanze all’insegna dello sci e la messa di Natele a mezzanotte, ma non dobbiamo certo incupirci più del dovuto.
Se questo Natale è pieno di divieti, gusteremo maggiormente il prossimo, quando (ci auguriamo) tutto sarà tornato alla normalità. Nonostante tutto in molti non vogliono che il virus abbia il sopravvento sulle tradizioni natalizie ed ecco allora che l’azienda Bauli, famosa in tutto il mondo per i suoi pandori, anche quest’anno ha addobbato a festa la città di Verona con i suoi alberi di Natale come segno di incoraggiamento per tutti i cittadini e i commercianti che ogni mattina si svegliano in una città quasi fantasma per la mancanza dei turisti e degli studenti che solitamente affollano le vie del centro cittadino.

Ma vediamo cosa cambierà quest’anno per gli italiani secondo il Dpcm del 3 dicembre. Innanzitutto, si ribadisce che la mascherina, il distanziamento e il lavaggio delle mani restano il mezzo più efficace per limitare la trasmissione del virus; rimane in vigore il coprifuoco serale a livello nazionale insieme al sistema dei colori delle regioni. A queste misure già esistenti si aggiunge il divieto di spostamento nelle seconde case per chiunque tra il 21 dicembre e il 6 gennaio; inoltre non saranno consentiti gli spostamenti tra Regioni e Comuni il 25 e 26 dicembre e il 6 gennaio, sono raccomandati cenoni e pranzi con i soli conviventi, non si potrà celebrare la messa di Natale dopo le 22.00, gli impianti sciistici saranno chiusi per tutti, ad eccezione degli sportivi a livello nazionale e internazionale (atleti olimpici), e non si potranno fare crociere. Con questo decreto il governo sembra preferire ancora la linea della cautela con divieti fatti ad hoc per evitare una possibile terza ondata causata dalla convivialità di questa festa.

Quindi questo Natale sarà fuori dal comune ma non sarà certamente un virus a rovinarlo, perché il Natale prima che nell’albero, nelle luminarie e nel presepe, è nel nostro cuore. Quindi non demoralizziamoci e non preoccupiamoci se questo 25 dicembre non sarà come vogliamo e con chi vogliamo, ma piuttosto pensiamo che quello che facciamo e i divieti che sopportiamo oggi servono per garantire un bene collettivo superiore, il diritto di stare bene.