Harry Styles, cantautore britannico di 26 anni, famoso per aver fatto parte della band One Direction, è tornato sotto i riflettori grazie alla copertina che Vogue America gli ha dedicato per l’edizione di dicembre. Per la prima volta nella storia della rivista, ritenuta una delle più prestigiose al mondo, è apparso un uomo da solo.
Anche per questo la scelta editoriale ha fatto scalpore, attirando numerose critiche. Perché? Per il modo in cui il giovane appare vestito: Harry, nel servizio fotografico, indossa abiti femminili.
Il cantante inglese, che si è sempre dimostrato sostenitore del look “gender fluid”, ossia la tendenza che non differenzia i vestiti da uomo e quelli da donna, ha affermato: «C’è così tanta gioia da provare nel giocare con i vestiti. Non ho mai pensato troppo a cosa significhi: diventa solo questa parte estesa della creazione di qualcosa». E ancora: «A volte vado nei negozi e mi ritrovo a guardare i vestiti delle donne pensando che siano fantastici. È come qualsiasi cosa, ogni volta che metti delle barriere nella tua vita, ti stai limitando».
Queste parole e le sue foto su Vogue hanno scatenato numerose polemiche. Negli Stati Uniti, ad esempio, Candance Owens, attivista politica conservatrice americana, ha attaccato sui social Harry Styles con commenti che in breve tempo si sono divulgati nel web: «Nessuna società può sopravvivere senza un uomo forte. L’Oriente lo sa. Nell’Occidente, la continua femminilizzazione dei nostri uomini e il marxismo che viene insegnato ai nostri figli non è una coincidenza. Si tratta di un chiaro attacco».

«Riportateci gli uomini maschili» ha scritto la Owens, portando il cantante a rispondere con un post su instagram in cui appare in una posa provocatoria e con la citazione “Riportateci gli uomini maschili”.
Inoltre Harry ha affrontato l’argomento anche in un’intervista per Variety, esprimendosi al riguardo in questi termini: «Chiedere di non indossare qualcosa perché appartiene alla sfera di abiti femminili preclude la possibilità di indossare un mondo intero di vestiti. Io penso che la cosa bella di questo momento storico sia che puoi indossare quello che vuoi. Non deve essere X o Y. Queste limitazioni stanno diventando sempre meno nitide».
Lo “scandalo” è giunto anche in Italia dove nel programma in onda su TV8 “Ogni Mattina”, durante un dibattito sul crossdressing, cioè la moda di indossare abiti comunemente associati al ruolo di genere opposto al proprio, l’ospite in collegamento, Caterina Collovati, ha definito il cantante “un pagliaccio” affermando: «Io non amo affatto l’uomo che si traveste da donna, né la donna che scimmiotta l’uomo. Per me si tratta di menzogna, di finzione, di pagliacciata e di esibizionismo; è solo un’operazione di marketing quella di Harry Styles. Non c’entra niente l’identità sessuale, anzi, con questo fenomeno si sta svilendo la battaglia dell’identità sessuale. Io dico che ridicolizzare un maschio, come Harry Styles, mettendolo in abiti femminili è fuorviante, è un messaggio circense, mi viene in mente il pagliaccio del circo».
Il duro attacco ha suscitato numerose reazioni da parte del web, che in gran parte si è schierato a favore del cantante, ritenendo che attraverso queste foto e con la sua presa di posizione a favore della libertà di esprimere la propria identità senza barriere e costrizioni dettate dalle convenzioni sociali, Harry sia divenuto una vera e propria icona contro gli stereotipi.