A tu per tu con Daniel Grassl

Il pattinatore altoatesino si racconta in esclusiva sulle pagine di Ermes, parlando si sé e mettendo in luce anche l’ostacolo del Covid che non gli ha permesso di allenarsi dopo l’ultima competizione.

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Se c’è un pattinatore sul ghiaccio di figura su cui la Federazione e la Nazionale italiana di pattinaggio possono far riferimento per il presente e per il futuro, ebbene, questo è di sicuro Daniel Grassl.

Il giovanissimo azzurro, nato a Merano nel 2002, ha già ottenuto ottimi risultati come il bronzo ai Campionati mondiali juniores o i tre ori conquistati ai Campionati italiani assoluti (e due juniores). L’ultimo successo, il terzo titolo nazionale, proprio a metà dicembre trionfando ai Campionati Italiani 2021 di Egna sul ghiaccio della Würth Arena.

Ora Daniel non aspetta altro che 12 febbraio data in cui andrà in scena il Grand Prix, la cui sede è ancora incerta, e che vedrà impegnato il giovane campione che, successivamente, approderà nuovamente ai Mondiali di marzo.

Tra le domande più frequenti che vengono fatte al pluricampione, e che gli abbiamo fatto anche noi, è come riesce ad organizzare il tutto, ovviamente in termini scolastici, ma soprattutto sportivi, dato l’alto livello delle competizioni a cui partecipa, a soli 18 anni: «è molto difficile conciliare lo studio e lo sport – ci racconta – e per questo mi sono torvato costretto a studiare da privatista affinché potessi allenarmi quotidianamente anche al mattino».

«Inoltre quest’anno sarà ancora più complicato dei precedenti, – prosegue – in quanto dovrò sostenere l’esame di maturità per concludere i cinque anni di liceo linguistico e sicuramente non sarà facile ricavare molto spazio da dedicare allo studio, nonostante ciò sono motivato ad intraprendere gli studi universitari, seppur avendo già una carriera sportiva ben avviata».

Oltre al pattinaggio sul ghiaccio, Daniel si allena anche in danza classica con il fine di migliorare sempre di più le sue performance artistiche sul ghiaccio, infatti, ci confessa che sta lavorando molto alla cura di questo aspetto e vedersi allo specchio nella sala prove gli consente di cogliere direttamente con i suoi occhi eventuali errori e cercare di evitarli per raggiungere l’eleganza e la raffinatezza della pattinata del suo idolo Jason Brown.

Daniel Grassl

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, Daniel ci spiega che « sto cercando un continuo progresso e perfezionamento dei miei salti quadrupli e, una volta finita la prossima stagione olimpica, cercherò di superarmi con possibili cambiamenti nei miei programmi di gara e ad allenarmi duramente per ottenere un salto quintuplo (5 rotazioni in aria, ndr) con l’obiettivo di essere il primo al mondo a riuscire ad ottenere un salto simile».. 

Alla domanda su quale fosse il suo salto preferito, Grassl risponde in modo incerto: «è abbastanza indifferente e dipende dal momento, certo che quando riesco ad eseguire il quadruplo salchow e toeloop mi emoziono molto e mi ritengo soddisfatto, anche perché sono salti che alleno con minor frequenza».

Riguardo all’argomento trottole, il giovane atleta italiano non si sbilancia più di tanto, poichè per lui è principio di creatività e modo di mostrare le proprie doti flessibili e per sperimentare nuove posizioni diverse dai concorrenti suggerite dal suo team e il suo coreografo Benoit Richaud, sul quale Daniel ripone piena fiducia e stima.

Tuttavia, c’è da dire che questo momento per Daniel non è sicuramente uno dei migliori, dato che i suoi allenamenti sul ghiaccio si sono interrotti temporaneamente per un caso di Covid in famiglia e per questa ragione si trova in quarantena. Fra circa due settimane spera di poter riprendere a pattinare con più regolarità, in modo tale da prepararsi al meglio per le prossime competizioni che lo aspettano.

Inoltre, Grassl afferma che in un prossimo futuro (qualora si sentirà pronto) ha come obiettivo quello di partecipare alle Olimpiadi previste per il 2026, quindi di conseguenza allenarsi con i più grandi coach internazionali in USA, poiché il sogno di ottenere un posto sul podio, magari accanto a Nathan Chen e Yuzuru Hanyu (leggende del pattinaggio artistico sul ghiaccio, ndr) non lo abbandona. 

Insomma, Daniel è sicuramente un ragazzo dotato di talento per questo sport, ma anche con tanta determinazione e voglia di vincere che lo porterà senza dubbio a competere in modo straordinario ed a raggiungere ciò che si è prefissato. Non ci resta altro che aspettare e seguire il suo percorso nelle prossime due gare e chissà magari un giorno incoronerà anche lui il suo sogno olimpico. 

Daniel Grassl sul ghiaccio

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