Nel mondo ci sono milioni di bambine e preadolescenti costrette a sposarsi con uomini molto più grandi di loro, che si vogliono assicurare la purezza e la verginità di una creatura innocente. In molti paesi è ancora usanza sposare ragazze minorenni spesso non ancora adolescenti per motivi culturali o economici.
Ogni anno nel mondo, 12 milioni di ragazze sono costrette a sposarsi giovanissime. Il matrimonio precoce è una pratica diffusa in alcune comunità tradizionali dall’Indonesia all’India, dal Pakistan al Vietnam. 70.000 perdono la vita durante il parto e sono 44 milioni le bambine di età inferiore ai 14 anni che hanno subito mutilazioni ai genitali.
In Bangladesh, Mozambico, Repubblica Centro Africana, Niger e Sud Sudan più del 40% delle ragazze tra i 15 e i 19 anni sono sposate. In Chad, Mali, Guinea, Burkina Faso e Madagascar sono il 30-40% delle ragazze adolescenti. In molti altri paesi dell’Africa sono sposate tra il 20 e il 30%. Sebbene i dati dimostrino che i matrimoni precoci siano più frequenti nei contesti rurali dei Paesi in via di sviluppo, il fenomeno non è esclusivo di questi territori.
Covid: i numeri delle spose bambine aumentano
L’istituzione dei matrimoni precoci è tipica delle società patriarcali, autoritarie e gerontocratiche ed è diffusa in molti paesi anche in tempi stabili.
A causa del Covid-19, il problema si è aggravato e dall’inizio della pandemia il fenomeno è in aumento. In molte nazioni dell’Asia la crisi economica ha provocato la perdita dei posti di lavoro e ha lasciato le famiglie in seria difficoltà. Secondo Girls Not Brides (Bambine non spose) il peggioramento delle condizioni economiche a causa della pandemia sta cancellando anni di progressi. Maggiori sono i rischi di violenza di genere, gravidanze indesiderate e matrimoni precoci. Per l’Onu saranno a rischio 13 milioni di bambine in più nei prossimi dieci anni.
L’arte marziale in aiuto alle spose bambine
Nello Zimbawe sono oggi vietati i matrimoni sotto i 18 anni, dopo che è stata abrogata la legge che permetteva alle ragazze di sposarsi a 16 anni ma, nella realtà, in tutta l’Africa del Sud, le famiglie più povere continuano ad accettare la pratica del matrimonio infantile delle loro figlie in cambio di denaro.
Una studentessa di 17 anni, Maritsa Natsiraische, è lo spirito-guida e protettrice di tantissime potenziali spose bambine. Ha creato una scuola di taekwondo per sfidare i matrimoni infantili, un’arte marziale di origine coreana.
«Faccio taekwondo da anni e grazie a questo sport voglio liberare la mia città dai matrimoni infantili – dice. – Voglio tenere occupate le mie allieve con questo sport». Maritsa ha sperimentato questo fenomeno sulla pelle delle sue amiche: quando erano alle elementari, quasi tutte sono rimaste incinte e si sono sposate, per questo, dopo l’allenamento, parla con le sue allieve anche dei loro problemi.
Diritti negati alle spose bambine
Nonostante le leggi e le norme nel mondo dicano che le donne e le ragazze abbiamo gli stessi diritti degli uomini e dei ragazzi e che debbano essere trattate equamente, questo nella pratica non succede.
Milioni di ragazze nel mondo crescono affrontando continue sfide; dal sopravvivere a gravidanze precoci, al non poter andare a scuola, al non avere il diritto di scelta sul proprio corpo, al non poter scegliere chi sposare e quando.