Come anticipato mercoledì sulle pagine di Ermes, ieri sera si è svolta la finale della decima edizione di MasterChef Italia.
Il primo episodio dell’ultima puntata è iniziato con il botto con uno Skill Test a tre stadi per stabilire chi avrebbe avuto accesso alla finale.
La prima fase consisteva nella classica prova presente in quasi ogni edizione del programma, quella in cui a cucinare sono i giudici in persona e i concorrenti devono copiarli.
Il piatto a sei mani di Antonino Cannavacciuolo, Giorgio Locatelli e Bruno Barbieri è stato replicato al meglio da Irene Volpe, che è quindi stata la prima ad aggiudicarsi il grembiule da chef e l’occasione di presentare il suo menù in finale.
I concorrenti rimasti, quindi Monir, Aquila e Antonio, sono passati al secondo livello dello Skill Test, che si è svolto in maniera simile al precedente.
Infatti anche questa prova consisteva nel copiare ogni passaggio del piatto di Enrico Cerea, detto Checco, primogenito della famosa famiglia di chef dei Cerea.

A lasciare gli avversari ad affrontare l’ultimo livello del Test è stato Aquila, che è salito in balconata grazie a come è riuscito ad interpretare il piatto al meglio dopo che, a metà prova, si è alzata una barriera a separare i concorrenti dallo chef Enrico, così che sono stati costretti a proseguire ad intuito.
Monir e Antonio sono quindi rimasti a sfidarsi nella terza e ultima fase della prova con due piatti dello chef con il ristorante classificato “1º best restaurant in the world” da The World’s 50 Best Restaurants nel 2019: l’argentino Mauro Colagreco.
Con molto dispiacere, a lasciare definitivamente le cucine di MasterChef è stato il giovane Monir, simpatico e allegro fino alla fine tanto che è un uscito dalla porta cantando “Mamma son tanto felice!”, nonostante la delusione.
A contendersi il titolo del decimo MasterChef italiano sono stati quindi i tre migliori della Masterclass: Irene, Aquila ed Antonio, che hanno presentato ognuno il proprio menù ai giudici nella grande sfida finale, quella decisiva che ha decretato il vincitore dell’edizione.
Antonio si è presentato con il menù “Il viaggio dentro di me”, attraverso cui raccontare i suoi ricordi e le sue emozioni.
Il “My way” di Aquila è stato scelto accuratamente pensando a delle persone e a dei momenti specifici della sua vita, i ricordi, la famiglia, le consapevolezze e i litigi sono i protagonisti dei piatti.
Curiosa la scelta di Irene di portare il suo menù “Fuori di testa” senza la classica divisione antipasto, primo, secondo e dolce, ma in quattro portate a cui saranno solo i giudici singoli ad attribuire un ruolo.
Come ogni anno, gli ultimi minuti prima della proclamazione sono stati colmi di tensione perché tutti e tre i finalisti hanno portato dei menù di livello altissimo.
La decisione è stata ardua, ma ad aggiudicarsi il titolo è stato Francesco Aquila di Altamura, in Puglia, che in finale ha fatto dei piatti fantastici che hanno stupito i giudici.
«Ne è valsa la pena stare lontano da casa tanto tempo- dice il vincitore contentissimo tra le urla e i pianti di gioia –rivedrò mia figlia andrò a prenderla in braccio e dirò “il babbo è stato via tanto tempo perché ha vinto!”. È una soddisfazione grandissima, è la finestra sul mio futuro questa».













