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Quando Salvatore Cimmino, oggi 56enne, aveva 15 anni, è stato costretto all’ amputazione di una gamba a partire dal femore a causa di un osteosarcoma, un tumore osseo maligno.

Per motivi fisioterapeutici, a 41 anni cominciò a nuotare e da quel momento non smise più, mettendosi alla prova in diverse occasioni, tra cui le traversate:
- Capri-Sorrento, con un tragitto di 22 chilometri
- dello stretto di Messina
- di Gibilterra
- del Canale della Manica
Nel 2006 Salvatore e l’associazione Luca Coscioni diedero il via al progetto: “A nuoto nei mari del globo per un mondo senza barriere e senza frontiere”. Da qui nacque l’idea di fare dei giri d’Italia a nuoto, con l’obiettivo di eliminare le diversità, riconoscere i giusti diritti alle persone con disabilità e portare all’attenzione dell’opinione pubblica i ritardi nell’applicazione dei Peba, ossia i Piani di eliminazione delle barriere architettoniche.

L’edizione del Giro d’Italia a nuoto 2021 è iniziata sabato 8 maggio. Cimmino ha percorso 23,8 km, partendo dalla spiaggia di Nervia alle ore 10 e giungendo a Trieste, destinazione finale, verso le 15. Così si è espresso Salvatore dopo l’arrivo: «Sto bene. Questo primo ponte lo dedico a tutte le persone con disabilità del nostro Paese. Tutti insieme dobbiamo liberarle da questa prigione che è la disabilità.»
Il nuotatore effettuerà in totale 17 tappe. Ciascuna durerà due giorni: nella prima giornata si terranno dei convegni su temi importanti riguardo alla disabilità mentre, nella seconda avrà luogo la vera e propria traversata. Salvatore nella sua impresa toccherà tutte le regioni d’Italia. L’iniziativa terminerà il 9 ottobre, dopo un tragitto di 400 km.
Il nuotatore spiega: «Questo Giro d’Italia nasce per ricordare a tutto il nostro paese che la disabilità è nella società, non nelle persone. Non esistono i diversamente abili, siamo tutte persone. È disabile invece un quartiere, una casa, un appartamento. Il mondo è abitato da persone con peculiarità e caratteristiche differenti e questa diversità è una risorsa». Secondo l’Istat i disabili in Italia sono 3,1 milioni e Salvatore Cimmino è diventato il portabandiera della lotta per i loro diritti, spesso, ancora troppe volte calpestati.