21 maggio: la Giornata della diversità culturale

Grazie alla giornata della diversità culturale abbiamo l'opportunità di riflettere maggiormente sul ruolo delle diverse culture mondiali. Queste devono rappresentare un mezzo per sviluppare il nostro paese e non un motivo per creare conflitti e discriminazioni.

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Istituita nel dicembre 2002 dall’assemblea delle Nazioni Unite, la Giornata della diversità culturale ha l’obiettivo di ricordarci che avere culture diverse non deve essere motivo di discriminazioni, guerre, conflitti, come purtroppo spesso succede, ma un modo per confrontarci e crescere

A seguito dell’adozione della “Dichiarazione universale della Diversità Culturale”, l’ONU ha stabilito che il 21 maggio dovesse essere la giornata dedicata a questo tema, con lo scopo di aumentare il potenziale della cultura come mezzo per raggiungere uno sviluppo sostenibile e la coesistenza pacifica del globo.

Se infatti, nella storia, la diversità culturale è da sempre stata motivo di guerre, conflitti, discriminazioni, ad oggi l’obiettivo delle Nazioni Unite è quello di renderla un mezzo per rendere il mondo un posto migliore. 

In Italia questa giornata viene festeggiata dal 2009 e le celebrazioni sono, da sempre, state curate dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, che ci ricorda come le diverse culture mondiali siano un punto di forza per il nostro paese. 

Quest’anno, purtroppo, a causa del COVID-19 che ha portato alla temporanea chiusura delle istituzioni culturali, le celebrazioni sono state rinviate. 

Allo stesso tempo però, grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, è stato evidenziato come le visite virtuali ai musei siano aumentate. 

I musei sono infatti i luoghi che rappresentano al meglio la diversità culturale, ospitando elementi appartenenti a diversi culture, ed erano proprio questi i principali posti in cui questa giornata veniva festeggiata. 

La diversità culturale è quindi considerata a livello internazionale come una ricchezza da riconoscere e valorizzare, non deve quindi essere trattata con sufficienza, bensì le persone dovrebbero riconoscere la sua importanza, cercando un legame con culture diverse invece che credere nella superiorità della propria, come spesso succede.

Un recente esempio è il conflitto che si è riaperto tra Palestina e Israele, una ferita che non ha mai smesso di sanguinare. I due stati infatti, invece che trovare un punto di incontro tra i loro diversi ideali e culture, hanno preferito lo scontro, intraprendere politiche espansionistiche, considerare le rispettive culture superiori alle altre. 

La giornata della diversità culturale deve quindi far riflettere su come i diversi ideali, valori, culture, debbano rappresentare un modo per migliorare il nostro paese e non per ostacolare il suo sviluppo. 

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Ho 16 anni e frequento la prima liceo. Circa tre anni fa ho scelto di iniziare il liceo classico perché, volendo lasciare aperte tutte le porte per il mio futuro, ho pensato che questo indirizzo, come dicono molti, fosse in grado di “aprire la mente”. Che il classico potesse farmi uscire alla fine dei cinque anni con ampie conoscenze in tutti gli ambiti, non solo in quello umanistico. In generale, mi piace molto andare in fondo alle cose, non mi accontento mai, penso quindi di aver scelto l’indirizzo più adatto a me. Da quando sono piccola, sono sempre stata molto testarda, permalosa ed estroversa. Sono una ragazza molto determinata: con molto impegno e perseveranza penso si possa raggiungere ogni obiettivo. Sono molto sportiva, gioco a tennis, nonostante per molti anni abbia praticato il Cheerliding, che nel 2018 mi ha dato l’opportunità di partecipare ai Mondiali ad Orlando. Da grande mi piacerebbe fare un lavoro non monotono, innovativo, che mi permetta di realizzare tanti dei miei sogni.

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