A un anno di distanza dall’uscita di “Appunti di Vista”, torna lo scrittore veronese, Alberto del Grande, con un nuovo libro. “Piccoli Passi” che uscirà a agosto. La naturale evoluzione e conseguenza della precedente opera e l’autore, per confermare il suo stile narrativo, ha voluto mantenere lo stesso formato di racconti.
La trama del libro

Sono otto le storie che muovono i loro passi tra cime innevate e sottoboschi. Rimane forte la presenza dell’amore per la semplicità che lo scrittore ricerca costantemente e tutela con tutte le sue forze. Con questa seconda opera ricalca il suo percorso, lasciando l’impronta dei suoi scarponi consunti dal cammino che la vita lo porta a compiere, immerso nella natura. Un sentiero affrontato con maggior lentezza e attenzione ai dettagli, alle sensazioni. Se fu “Il bosco degli urogalli” di Rigoni Stern a spingerlo nella prima avventura, durante la scrittura di “Piccoli Passi”. L’ispirazione è stata tratta anche dalle immagini raccontate da Thoreau nel celeberrimo “Walden, ovvero vita nel bosco”.
L’esigenza di raccontare, tramite storie con alcuni agganci autobiografici, una natura fatta di esseri viventi e di rapporti fra questi, è sempre presente nelle giornate dell’autore veronese. Come nel precedente libro, lo stile rimane scorrevole e senza troppi fronzoli, come è l’autore stesso, e punta a trasmettere la pace data dai suoni della Terra, quelli dentro di noi. Alberto del Grande, classe 1985, è uno scrittore, copywriter e ghostwriter professionista dal 2020. Amante della natura e dell’ambiente, protegge le idee e il territorio grazie alle scelte quotidiane e grazie anche ai messaggi che cerca di trasmettere attraverso la parola scritta.
Le parole del neo scrittore veronese
«Il contesto e l’ambiente in cui si svolgono i racconti sono fondamentali, ma è sulle emozioni che cerco sempre di focalizzarmi. È come se tenessi un occhio puntato esternamente e lontano, all’orizzonte, e uno profondamente ancorato all’interno dell’anima e di ciò che quelle sensazioni provocano in noi» ha affermato l’autore del libro, Alberto del Grande.