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Netflix ha deciso di produrre a Verona un nuovo film dal titolo Love in the Villa”. L’annuncio ufficiale è arrivato venerdì 13 agosto, e a darlo è stato lo stesso sindaco veronese Federico Sboarina. La trama tratterà di una storia d’amore in chiave moderna ispirata a Giulietta e Romeo.

Il sindaco non ha rivelato molto riguardo la produzione del film, ma sappiamo che i principali luoghi saranno le piazze, il centro storico, la Casa di Giulietta, la Tomba e molti altri. 

Inoltre, è stato dichiarato che il regista potrebbe essere americano con un cast internazionale e la base operativa della troupe sarà la vecchia sede dell’Ente nazionale sordi nel chiostro di Sant’Eufemia. Netflix ha stipulato un contratto da 10.000 euro per tre mesi, necessari alla realizzazione del film. 

Le riprese del film dovrebbero iniziare tra poche settimane con una durata di tre mesi, per terminare entro la fine del 2021.

Questa è sicuramente un’occasione molto importante per la città. Il sindaco e l’assessore alla Cultura Francesca Briani hanno subito capito il suo valore per l’immagine di Verona. I cittadini veronesi sono entusiasti all’idea di poter vedere un film Netflix ambientato nella propria città, la quale ha molto da offrire sotto il punto di vista artistico, storico, culturale e con un patrimonio invidiabile.

La Casa di Giulietta

La Casa di Giulietta sarà sicuramente uno dei luoghi chiave di questo film. Si tratta di un palazzo medievale di Verona, situato in via Cappello, vicino a piazza delle Erbe.

Le due famiglie, protagoniste della tragedia di Shakespeare, sono veramente esistite, stiamo parlando dei Montecchi e Capuleti (il nome reale è però Cappelletti), e di questi ultimi sappiamo della loro presenza fino agli anni della permanenza di Dante a Verona, proprio nella casa di Giulietta. La loro presenza è inoltre testimoniata dallo stemma del cappello sulla chiave di volta dell’arco di entrata al cortile della casa.

La famosa “Casa di Giulietta”

I Montecchi, importanti mercanti ghibellini veronesi, furono veramente coinvolti in lotte sanguinose per il controllo del potere a Verona, però non si hanno notizie di rivalità con i Cappelletti.

I Montecchi e i Cappelletti vengono citati anche da Dante nella Divina Commedia, più precisamente nel Purgatorio.

La casa di Giulietta nel XIV secolo divenne di proprietà della famiglia Cappello, che vi risiedeva ed esercitava il mestiere di farmacisti ancora alla fine del XV secolo.

La tomba di Giulietta

La tomba di Giulietta si trova all’interno del vecchio convento dei frati cappuccini risalente al XIII secolo, oggi diventato Museo degli affreschi Giovanni Battista Cavalcaselle. Ormai da anni la tradizione vuole che questo sia il luogo sepolcrale di Giulietta Capuleti.

La Tomba di Giulietta

Nel 1937, il responsabile dei musei veronesi dell’epoca decise di dare al luogo un aspetto che esteticamente si avvicinasse maggiormente all’idea turistica che si era creata.

Dal 2000 nel chiostro del vecchio convento viene organizzato il festival estivo “OPERA IN LOVE – Romeo and Juliet”. Questo evento prevede l’unione tra il Teatro e l’Opera, con lo scopo di raccontare la storia di Giulietta e Romeo, il mondo di Shakespeare, in lingua originale, e i protagonisti delle opere di VerdiPuccini Mozart.

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Ho 15 anni e vivo vicino al centro storico di Verona. Il mio segno zodiacale è Bilancia e mi affascinano molto l’astronomia e la psicologia. Sono una ragazza solare, ma cambio umore molto facilmente, sono molto testarda e voglio sempre avere ragione io e quando ho torto lo ammetto con fatica. Spesso tendo ad essere impaziente nei confronti delle altre persone e risulto anche scontrosa. Nel tempo libero mi piace stare con i miei amici, i quali ricoprono una parte fondamentale della mia vita. Spesso guardo serie tv, ne ho viste parecchie e non ho un genere preferito, solitamente mi piacciono quelle che trattano di drammi adolescenziali. Non mi piace molto leggere e sin da piccola non mi ha mai appassionato, l’unico genere di libri che mi piace è il giallo, soprattutto quelli scritti da Agatha Christie.

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