I talebani, da quando sono tornati al potere, hanno imposto delle leggi molto dure contro il commercio degli alcolici. Una settimana fa, i servizi di intelligence aghani hanno scoperto un deposito di 3mila litri di alcol contenuto in grossi bidoni di plastica durante una perquisizione nella città di Kabul. L’alcol è stato riversato in un canale lì vicino e i possessori dei grandi fusti sono stati arrestati. Sono stati arrestati poiché, come ha spiegato uno studioso della religione presente sul posto «i musulmani devono astenersi seriamente dal produrre e consegnare alcolici».
Anche il governo precedente vietava la vendita e il consumo degli alcolici, ma con meno contrasto rispetto alle operazioni che i talebani stanno svolgendo adesso nei confronti di questa attività. C’è dunque da chiedersi se la religione musulmana imposta così rigidamente dai talebani non sia diventata uno strumento di potere, ma soprattutto di obbligo nei confronti delle persone afghane. Questa situazione ha già portato alla limitazione della libertà degli afghani, in particolare le donne a cui è stato vietato di andare a scuola o a lavoro, tranne in rarissimi casi, e sono obbligate a portare il velo islamico e non possono uscire dal proprio paese se non sono accompagnate da un uomo.
Da quando gli americani hanno smesso di contrastare il regime talebano la situazione generale sul territorio afghano non è che peggiorata e nonostante le mosse di questa organizzazione vengano monitorate e si cerchi di trattare con loro, non si è fatto molto per risolvere la questione. Anche in ambito economico l’Afghanistan è in difficoltà perché è un Paese molto dipendente dai finanziamenti esteri e, con il governo di questo gruppo estremista, tanti finanziamenti sono stati interrotti ed ora metà della popolazione vive sotto la soglia della povertà.
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La gravità della situazione è sottolineata dal fatto che molti Paesi occidentali ritengono il gruppo estremista dei talebani un’associazione terroristica volta a formare uno stato islamico basato sull’interpretazione molto rigida della sharia. Questo gruppo non si fa scrupoli nel limitare i diritti umani per perseguire il suo obiettivo, proprio come l’ISIS, anche se le due associazioni attualmente sono in conflitto. In sintesi le leggi imposte dai talebani sono molto restrittive e limitano la libertà dello Stato afghano oltre a danneggiare molto l’economia del Paese.