Un grosso incendio è divampato nell’azienda di trattamento rifiuti di Isola della Scala, Agrofert, dove sono state bruciate, oltre che diverse montagne di rifiuti, anche alcune macchine operatrici per mezzo delle quali venivano messi in atto gli spostamenti dei materiali. Nessuna persona è rimasta ferita.
Il fatto è accaduto durante la notte dello scorso 18 gennaio. Arrivata da Bovolone e Verona, la squadra di vigili del fuoco, composta da tre autopompe, due autobotti, un carro NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radiologico) e 21 operatori, sono riuscite a spegnere il rogo con l’ausilio della schiuma, intervenendo subito sulle pale delle gommate coinvolte nel fuoco.

Come riporta il giornale “Verona Oggi”, il senatore Pd Vincenzo d’Arienzo, pone il quesito riguardante la possibilità che l’incendio abbia avuto un’origine dolosa, e si domanda se nel retroscena del rogo possa esserci un esempio di criminalità organizzata.
A motivare i diversi dubbi del senatore sono le analisi della Direzione Nazionale Antimafia, secondo le quali il settore dei rifiuti sembrerebbe essere al centro degli interessi economici delle organizzazioni criminali.
Per concludere, D’Arienzo afferma la necessità di avviare quante azioni possibili per eliminare qualsiasi dubbio in relazione all’eventuale coinvolgimento di gruppi di criminalità organizzata.