Arrestato dalla polizia di Milano e condotto in carcere il rapper Baby Gang. Arrestato, ma ai domiciliari, anche il diciottenne Neima Ezza, cosí come il terzo rapper, ventenne, fermato dalle forze dell’ordine, meno conosciuto dei primi due, Amine Ez Zaaraoui.

I tre giovani sono accusati di essersi fatti consegnare soldi, gioielli ed altri effetti personali da ragazzi nella zona tra le colonne di San Lorenzo (Milano) e piazza Vetra, sempre a Milano. Già nell’aprile 2021 i rapper erano entrati in conflitto con le forze dell’ordine per aver radunato nel quartiere di San Siro piú di 300 ragazzi infrangendo le norme anti-covid. Sono poi iniziati dei piccoli scontri all’interno del gruppo con l’utilizzo di sassi o bottiglie di vetro. Le minacce sono continuate poi a maggio 2021, e secondo quanto ricostruito dagli investigatori e dalla polizia, le vittime sarebbero state accerchiate dai tre rapper e picchiate, per poi essere derubate delle collanine d’oro che portavano al collo. Pochi mesi piú tardi un episodio simile si è verificato a Vignate: altre due persone sono state avvicinate da due rapper, di cui uno si pensa armato con una pistola, e derubate di gioielli e circa 130 euro; sono in corso ulteriori accertamenti perché sembrano esserci dei collaboratori esterni. Fortunatamente le vittime erano entrambe maggiorenni e nessuno ha riportato lesioni.
Tra il 23 e il 25 maggio 2021 si sono verificate altre aggressioni, durante una delle quali una delle vittime è stata minacciata di non avvertire la polizia o le autorità, mentre il rapper stringeva una mano intorno al suo collo. In seguito sono stati trovati dei segni di aggressione sul petto della vittima maggiorenne, che si ipotizza siano segni causati da pugni.
Già il 12 gennaio scorso la polizia di Milano aveva richiesto una sorveglianza speciale per Baby Gang, ritenuto la “mente” del gruppo. Ora è stato portato in carcere, in seguito anche alle moltissime denunce accumulate nelle città di Lecco, Milano, Cattolica, Misano Adriatico, Riccione e Rimini.
La questione ora rimarrà in sospeso fino all’8 febbraio 2022, in seguito alle decisioni del tribunale di Milano, dove inizierà il processo.