“Ovunque per il bene di tutti – Infermieristica di prossimità per un sistema salute più giusto ed efficace” è questo il tema scelto per la Giornata internazionale dell’infermiere svoltasi il 12 maggio che ha avuto come obiettivo sensibilizzare l’opinione pubblica verso l’importanza di questa figura professionale nell’ambito della sanità mondiale. La data scelta per questa ricorrenza non è casuale: è una giornata in onore di Florence Nightingale, infermiera britannica nota come “la signora con la lanterna”.
E’ dal 1992 che la FNOPI (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche) sostiene la Giornata internazionale dell’Infermiere anche con la diffusione di manifesti che sottolineano l’impegno degli infermieri italiani sui temi della solidarietà e dell’alleanza con i pazienti e le loro famiglie.

Così si può leggere nel suo sito: “Il 12 maggio, infatti, è diventata una data importante per sottolineare che la professione infermieristica “parli un po’ di sé” con i pazienti negli ospedali, con gli utenti dei servizi territoriali, con gli anziani, con gli altri professionisti dell’ambito sanitario o con i giovani che devono scegliere un lavoro. In sostanza, si legge ancora, “con tutti coloro che nel corso della propria vita hanno incontrato o incontreranno un infermiere”. L’avvento del Covid-19,che ci ha presi alla sprovvista in questi anni, ci ha fatto comprendere l’importanza e il valore di queste persone ed è quindi giusto promuovere e portare avanti questa giornata.
Florence Nightingale, pioniera del nursing
Florence Nightingale, considerata una pioniera di una professione infermieristica simile a quella di oggi, nasce a Firenze il 12 maggio 1820 da genitori inglesi ricchissimi, che si erano recati in Italia per un lungo soggiorno.

Giovanissima mostra grande interesse per il miglioramento del sistema sanitario inglese. All’epoca gli ospedali erano ambienti che facevano paura, da evitare ad ogni costo: nella stessa corsia, talvolta nello stesso letto, si accalcavano pazienti affetti dalle più diverse malattie. Il concetto di igiene era pressoché ignoto: i medici non si lavavano le mani prima di eseguire interventi chirurgici ed entravano in sala operatoria con gli stessi abiti che indossavano per strada. La mortalità intraospedaliera era molto elevata. Nightingale intuisce che per migliorare i risultati dell’assistenza sanitaria britannica era necessario iniziare a lavorare su alcuni concetti fondamentali, quali l’igiene degli ambienti e degli stili di vita, l’organizzazione dei servizi socio- assistenziali e la relazione d’aiuto con i malati. È intorno a questi concetti che riuscirà a costruire le basi per la nascita e lo sviluppo del Nursing.