Il disagio dei giovani amplificato dalla pandemia

Un’intervista con la Psicologa Psicoterapeuta Giovanna Caia ci spiega l’importanza del sostegno psicologico per i giovani in situazioni di disagio, specie a seguito del periodo vissuto con la pandemia.

0
Tempo di lettura articolo: 2 minuti

Parlare dei disagi che hanno riscontrato, soprattutto i ragazzi, in questo periodo di pandemia e di quanto sia importante un sostegno psicologico, è fondamentale. Noi di Ermes abbiamo contattato la dottoressa Giovanna Caia, specializzata in psicologia dell’emergenza, .

Dopo più di due anni di pandemia cosa si nota di diverso negli adolescenti?

Direi che i ragazzi sembrano, in parte, in maggiore difficoltà. Il ritiro sociale a cui siamo stati costretti ha creato una serie di nuove abitudini e di comportamenti che hanno portato purtroppo ad un aumento del disagio. Questo lo abbiamo notato soprattutto dopo la seconda ondata.

Dottoressa Giovanna Caia

Quali sono i maggiori problemi che i ragazzi accusano a causa dell’isolamento?

L’isolamento ci ha costretti a ridurre le relazioni a cui eravamo abituati, questo in molti casi ha portato ad un aumento di comportamenti rappresentativi di un disagio come autolesioni, disturbi alimentari, ansia generalizzata e anche ritiro sociale.

Ciò che bisogna ricordare è che abbiamo vissuto e siamo ancora in parte condizionati da una sindemia, che è di più di una pandemia, è un evento che presenta ripetute infezioni. Non c’è storia su questo, non abbiamo una letteratura che ci possa raccontare cosa sia accaduto in passato rispetto ad un evento come questo. In psicologia dell’emergenza sappiamo che è l’evento ad essere fuori dalla norma e noi esseri umani abbiamo una serie di risorse da mettere in campo, anche se tutti abbiamo sofferto da questa situazione.

È cambiato qualcosa nel rapporto che si instaura tra psicologo e paziente a causa della pandemia?

L’impressione generale è che la pandemia abbia reso visibile l’importanza del sostegno psicologico nelle difficoltà. Nella nostra cultura si ha un po’ paura a dire che si va dallo psicologo, mentre negli ultimi tempi abbiamo notato un aumento delle richieste. Si vede anche dal fatto che il governo ha emanato un bonus psicologo, segnale dell’apertura e della necessità di rivolgersi ad un professionista in questi momenti di bisogno.

Perchè per i ragazzi è importante confrontarsi con uno specialista?

È importante perché ci confrontiamo con una persona che ci può guidare e aiutare nell’elaborare i nostri vissuti. Ci sono specifiche tipologie di psicoterapia che lavorano, ad esempio, sulle esperienze traumatiche o sullo stress. Il supporto sociale è fondamentale, noi siamo degli esseri sociali, socializzare la nostra sofferenza è anche una via di grande aiuto. Nella mia esperienza, dove mi sono occupata per tanti anni e mi occupo ancora di psicologia dell’emergenza, ho sempre constatato che stare assieme, quindi condividere ed esplorare le proprie sofferenze, ha un potere terapeutico.

E per concludere, quali consigli darebbe a noi adolescenti per superare momenti così difficili come quelli vissuti nell’ultimo biennio?

In primis, davanti ad una difficoltà evidente, vi suggerirei di parlare con i vostri genitori, i professori, i compagni e gli amici dei disagi che provate, qualsiasi essi siano. Eventualmente, di chiedere aiuto ad uno specialista. Nella vostra scuola c’è uno sportello a cui io rispondo. L’e-mail di contatto è tiascoltoallestimate@yahoo.it dove potete chiedere aiuto in maniera anonima e riservata. Poi vi darei uno spunto di riflessione che è una frase di Kant che diceva:” Noi abbiamo bisogno di tre semplici cose nella vita che sono qualcosa da fare, qualcuno da amare e qualcosa in cui sperare.”

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here