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Durante l’estate appena passata, il Comune di Venezia ha annunciato di voler introdurre la presenza di un biglietto per permettere ai turisti di accedere ai luoghi di importanza storica e artistica della grande città veneta. Si stimava di arrivare ad una risoluzione intorno al 16 gennaio 2023, ma le problematiche da sistemare sono più del previsto. 

Qual è la motivazione che ha spinto il comune veneziano ad introdurre questa nuova “regola”?

La motivazione è il turismo. Come in molte altre città di tutto il mondo, l’economia di Venezia è sviluppata prettamente nell’ambito turistico e quindi sulla quantità di persone che ogni anno arrivano per visitare le bellezze di questa stupenda città. Il numero di turisti è molto alto, specialmente durante le festività o il periodo di Carnevale, in cui si è arrivati a contare fino a 145 mila visitatori giornalieri. Navi da crociera e aumento di residenze da prendere in affitto hanno contribuito a far incrementare il fenomeno di un turismo mordi-fuggi, disordinato e poco rispettoso dell’ambiente.

L’aumento dei prezzi ha spinto tante delle persone che vivevano nella città ad abbandonare Venezia per una soluzione abitativa più tranquilla ed economica. “Il problema della città è l’eccesso di turismo: 20 mila residenti hanno lasciato il centro tra il 2000 e il 2019”, queste sono le parole espresse dal prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto durante un’audizione alla commissione ambiente della Camera. Ecco allora che è stata avanzata l’ipotesi di far pagare un biglietto a chi voglia accedere al centro storico della città lacustre

Prenotabile online, il biglietto dovrebbe costare intorno ai 10 euro a persona e disincentivare la presenza dei turisti giornalieri.

Il provvedimento, però, sta trovando più di un ostacolo.

Si discute su chi esentare dal pagamento della tassa: bambini, chi visita la città per motivi di lavoro o di salute, residenti nella città o nella regione Veneto potrebbero godere di particolari agevolazioni.

C’è chi poi ritiene che, introducendo questo biglietto, la città rischierebbe di diventare come un parco a tema e di perdere il suo grande valore artistico, storico e culturale.

Di sicuro Venezia è una bellissima città dagli equilibri molto delicati e bisognerà trovare un modo per incentivare un turismo sempre più responsabile e rispettoso.

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Mi presento, il mio nome è Pietro, ho quindici anni e sono uno studente di quinta ginnasio al liceo classico della “Scuola alle Stimate” di Verona. La prima cosa che vorrei dire su di me è il carattere. Personalmente ritengo di avere dei pregi, ma anche dei grandi difetti. Il lato di Pietro positivo è caratterizzato principalmente dalla solarità e dalla tranquillità. Inoltre mi ritengo un tipo socievole e provo sempre a cercare l’armonia nei rapporti con le persone. Invece, parlando del mio lato negativo, vorrei partire citando la mia insicurezza. La poca fiducia in me stesso mi porta a prendere scelte o azioni sbagliate che coprono il vero me stesso. Questo è un problema che affronto da molti anni, ma che trovo sempre difficoltà a superare. Sono anche molto frettoloso e talvolta poco determinato. Ora vorrei soffermarmi sui miei hobby. Quello a cui tengo di più è la pallavolo, sport che pratico da 5 anni e che mi appassiona molto. Il mio ruolo è quello di palleggiatore e nonostante non abbia una statura troppo elevata, cerco sempre di farmi valere in campo. Il mio secondo hobby è uno strumento, ovvero il basso, che suono dalla terza elementare e che ormai fa parte di me. A scuola la materia che preferisco è grammatica (italiano) che mi piace molto e studio anche molto volentieri. Con questo credo di aver detto le caratteristiche principali della mia persona e di chi sono.

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