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Domenica 11 dicembre, a poche ore dalla morte del giornalista statunitense Grant Wahl, è morto un altro giornalista, questa volta proprio Qatariota: il fotoreporter del canale qatariota Al Kass Tv, il suo nome è Al Misslam. 

Le cause purtroppo sono ancora sconosciute, ma la situazione che si sta profilando (ancor di più in questi giorni) ‘dietro le quinte’ dei Mondiali in Qatar è un’inquietante catena di morti maledette dovute a cause che non trovano risposta.

(Nell’immagine sovrastante trovate Grant Wahl)

Qualche giorno fa vi abbiamo dato conto dell’improvviso decesso del giornalista di CBS Sports Grant Wahl alla sola età di 49 anni avvenuta sulle battute finali della partita Olanda – Argentina (con tutti i dubbi a proposito che ne sono seguiti, in primis l’accusa del fratello del giornalista che non crede alla morte accidentale), mentre stavolta siamo qui a riportare un altro caso analogo sulla quale i punti interrogativi sono altrettanti. Tra le tante persone che l’hanno ricordato, troviamo anche il Re del basket Lebron James, che ha rilasciato un’intervista sul bel rapporto che aveva con Grant, raccontando al pubblico un retroscena della sua carriera di quando era giovane.

Khalid al-Misslam, fotoreporter della tv Qatariota Al Kass “è morto improvvisamente mentre seguiva la Coppa del Mondo” l’annuncio è arrivato dal quotidiano anglofono di Doha Gulf Times, confermato poi dall’emittente in questione che scrive in un tweet: “Crediamo nella misericordia e nel perdono di Allah per lui e inviamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia” allegando al post una foto del reporter mentre era impegnato nel suo lavoro.

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Buongiorno a tutti, sono Giacomo Viviani un semplice studente del liceo classico e ho 15 anni. Sono un grande tifoso della squadra della mia città, che è stata campione di Italia nel lontano 1985. Diciamoci la verità io non sono mai stato un grande studioso poiché ho la fortuna di avere molta memoria e spesso mi ricordo molti argomenti senza avere studiato più di tanto, anche avendo questa grande fortuna, mi impegno molto per quello che riesco a studiare. Dico così perché ho la fortuna di poter giocare in una delle squadre di calcio più forti di Italia, l'Hellas Verona. Dall’anno scorso faccio quattro allenamenti a settimana, dal martedì al venerdì dalle 15 fino alle 17. È molto impegnativo stare dietro con lo studio e con i compiti, perché io esco molto presto per andare a scuola e torno a sera inoltrata per iniziare lo studio, ma io la mia vita la adoro, perché il mio sogno più grande è quello di diventare il numero uno del mondo nello sport che amo di più da quando sono piccolino e sono disposto a fare qualunque sacrificio pur di arrivarci.

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