Le forze dell’ordine veronesi in collaborazione con quelle di Vicenza hanno stroncato, nelle scorse settimane, l’attività illecita di alcuni soggetti che rilasciavano illegalmente patenti di guida falsificate a cittadini stranieri che non conoscevano la lingua italiana chiedendo come pagamento una somma di circa 3000 euro.

L’operazione ha permesso di individuare in tutto il nord Italia il coinvolgimento di moltissime persone di origine pakistana e indiana che si proponevano come intermediari per far avere patenti di guida ai loro connazionali.
Una volta stabilita la somma di denaro, i membri di questa organizzazione fissavano le visite mediche e la data dell’esame orale di guida. Il giorno della prova agli esaminandi veniva dato un indumento contenente una microcamera e un auricolare: questi erano gli strumenti grazie ai quali venivano suggerite le soluzioni ai quesiti.
La scoperta
Sono partite le indagini lo scorso maggio quando gli agenti di polizia hanno notato uno straniero che durante la prova d’esame stava usando una microcamera. Le ricerche sono durate alcuni mesi, durante i quali la Polizia, ha seguito tutti i movimenti del pakistano al vertice dell’organizzazione. Così sono state trovate le scuole guida che collaboravano con i malviventi. A seguito di perquisizioni di diverse abitazioni sono stati ritrovati cellulari, auricolari e materiale elettronico che veniva impiegato per la realizzazione dei dispositivi utilizzati per suggerire le risposte d’esame. Sono stati rinvenuti anche documenti falsi, iscrizioni a diverse scuole guida e banconote.
Questa attività criminale si stava diffondendo anche tra cittadini di altri paesi asiatici. Le indagini hanno condotto alla denuncia di otto persone a Verona, Vicenza, Trento, Bergamo e Sondrio. Inoltre, sono in corso ulteriori ricerche per valutare il coinvolgimento di altre 40 persone. Sarà proposto l’annullamento della patente di guida ottenuta illegalmente.
Si tratta di un’operazione di grande importanza per garantire la sicurezza di tutti nella circolazione stradale.