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Emanuela Orlandi

Il Vaticano ha riaperto le indagini su decisione del Promotore della Giustizia Vaticana Alessandro Diddi, secondo il piano di lavoro si tratterà di una ricostruzione a 360 gradi sulla scomparsa di Emanuela e aggiungendo anche le intercettazioni audio che sono uscite negli ultimi anni. La famiglia, infatti, era in attesa di una convocazione da parte del Promotore di Giustizia Vaticano ormai da mesi, come confermato dalla legale, Laura Sgrò, lo scorso luglio: «Io avevo scritto a Papa Francesco il quale, rispondendomi, mi aveva indicato di avere un confronto con il Pg. Lo abbiamo subito chiesto».

Il fratello di Emanuela, Pietro, che qualche giorno fa è andato ad una manifestazione per ricordare il compleanno di Emanuela, ha detto che non si aspettava altro e adesso serve solo la verità. 

Pietro Orlandi ha commentato la notizia con queste parole: «Magari potrebbe nascere una collaborazione tra Stato italiano e Vaticano, mancata per 40 anni. È chiaramente una notizia positiva e mi auguro di essere sentito dagli inquirenti».

Pietro Orlandi, che in tutti questi anni ha continuato la sua battaglia per trovare la verità su sua sorella, non si era risparmiato dal puntare il dito sul Vaticano per il muro di silenzio innalzato sulla scomparsa di Emanuela, un aspetto che emerge soprattutto nella serie su netflix “Vatican Girl”

Il Sit-in a Roma in ricordo di Emanuela 

Pietro Orlandi

A Roma, il 14 gennaio 2023 si è tenuto il  Sit-in a in ricordo di Emanuela Orlandi, scomparsa il 22 giugno 1983. La manifestazione si è svolta a Largo Giovanni XXIII, a pochi passi da piazza San Pietro.Ad annunciare il ritrovo era stato Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, con una locandina diffusa sui suoi social network. Nell’immagine si vedono i volti di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco e dalla parte opposta la foto di Emanuela che suona il flauto. Sotto la frase: “Il silenzio li ha resi complici”.

Su cartelli e striscioni si leggono frasi come: “Emanuela Orlandi: il Vaticano apre il caso. A quando i cassetti?”, “Nessuno Stato né tantomeno la Chiesa possono giustificare la criminalità”’.

La scomparsa di Emanuela 

Il 22 giugno 1983 alle 16, la 15enne Emanuela Orlandi si allontanò da casa per andare a seguire le lezioni di flauto e canto corale in piazza Sant’Apollinare.

Intorno alle 19 telefonò a casa e dall’altro capo del telefono trovò sua sorella Federica. A quest’ultima la 15enne riferì che un uomo l’aveva avvicinata per proporle un lavoro di volantinaggio per l’azienda Avon dietro un compenso di 375 mila lire.

Intorno alle 19:30, tuttavia, Emanuela scomparve nel nulla. Da quel giorno più piste si sono incrociate, molte delle quali vedono coinvolto il Vaticano stesso in quanto la 15enne era cittadina vaticana; la storia della ragazza è stata spesso collegata a quella di Ali Agca, il terrorista turco che nel 1981 sparò contro Giovanni Paolo II, senza dimenticare la pista della Banda della Magliana con un diretto coinvolgimento del boss Enrico “Renatino” De Pedis, o anche al caso di Mirella Gregori, scomparsa anche lei a Roma qualche settimana prima di Emanuela. 

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Ho 15 anni e frequento la V ginnasio al liceo classico della scuola “alle Stimate”. Ho scelto questo liceo perché mi sono sempre piaciute le materie umanistiche, che frequentando questo liceo sto imparando ad apprezzare sempre più. Le materie che preferisco sono la letteratura e la storia, che ora studio in modo dettagliato. Una delle mie passioni più grandi è l’arpa che suono da ormai dieci anni, sia perché la musica mi ha sempre aiutato a rilassarmi, sia perchè trovo che l’arpa sia uno strumento bellissimo. Ho anche fatto danza per nove anni, anche se quest'anno ho dovuto lasciarla. Caratterialmente sono una persona molto introversa e timida, infatti, non amo parlare con gente nuova e tendo a non aprirmi nei primi periodi in cui conosco una persona, ma, rispetto a quando ero più piccola sono più aperta. Con le persone che conosco meglio, sono più estroversa, ma faccio comunque fatica a parlare dei miei problemi, o a dire la mia opinione, nonostante io sia una persona testarda.

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