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Lo scorso 14 gennaio si è tenuta a Bangkok la finale della 71esima edizione di Miss Universo, che è stata vinta dalla statunitense R’ Bonney Gabriel. Originaria di Houtson (Texas), lavora come modella, stilista e insegnante di cucito, ma alcune delle sue più amate passioni sono quella di difendere l’ambiente e quella di aiutare e sostenere le donne vittime di violenza: «Faccio lezioni di cucito a donne che sono sopravvissute alla tratta di esseri umani e alla violenza domestica. E lo dico perché è così importante investire negli altri, investire nella nostra comunità». La giovane, inoltre, ribadisce più volte il concetto che l’età non definisce le donne poiché l’età massima per poter partecipare a Miss Universo è quella di 28 anni. Afferma, infatti, che vorrebbe vedere un aumento dell’età del concorso dato che, come donna, credere che l’età non definisca mai ciò che si è, sia una cosa bellissima. Dice: «Non è domani, non è ieri, ma è adesso. Il tempo è adesso».

R’ Bonney Gabriel dopo la vittoria (da PalermoLive)

La gara

Erano oltre 80 le donne provenienti da tutto il mondo che hanno presenziato al concorso di bellezza più temuto (tra queste anche la rappresentante dell’Italia Virginia Stablum che non è riuscita a classificarsi nemmeno tra le prime 16). Prima di annunciare le cinque finaliste, è stato assegnato l’Impact Wave Leadership Award ad Anna Sueangam della Thailandia. La donna ha attirato l’attenzione quando ha indossato un abito fatto di linguette di lattine riciclate e così ha ricevuto il premio. Infine, dopo un’ennesima selezione, le cinque nazioni a contendersi il titolo di Miss Universo 2023 sono state Repubblica Dominicana, Curacao, Portorico, Venezuela e Stati Uniti.

Ma come sappiamo, ad ottenere questo premio, è stata proprio la statunitense R’ Bonney Gabriel che, alla vittoria, ha dichiarato di voler usare il suo titolo per essere una “leader trasformista” che vuole usare la moda come forza per fare del bene nel suo settore

Virginia Stablum 

La modella ventiquattrenne originaria di Trento vuole rappresentare la multiculturalità, valore in cui crede molto, poiché ha una nonna tedesca e una nigeriana. Afferma, infatti,che non mai trovato questa cosa come un limite, ma pensa invece che possa essere una chances in più aspirando a diventare “la prima mulatta a portare la corona a casa”.

per vedere l’intervista dedicata clicca qui

Nella competizione preliminare in abito di gala dell’11 gennaio Virginia ha sfilato indossando un elegantissima creazione firmata Roberto Cavalli by Fausto Puglisi: un abito da sera monospalla in seta rossa con lungo strascico, scollo a cuore, decorazione di cristalli a forma di serpente sul corsetto, maxi spacco sulla gamba e lungo filo in Georgette. Mentre per la sfilata in costume da bagno ha optato per un costume a due pezzi rosso, accompagnato da un mantello dipinto a mano da Kristel Pierri. 

«Il design è ispirato al ruolo delle donne che devono lottare per liberarsi dai pregiudizi e dalle discriminazioni. Basandoci su questo concetto, con l’artista abbiamo deciso di rappresentare graficamente l’equilibrio tra uomo e donna usando l’immagine iconica di Freddie Mercury nel video musicale I want to break free dei Queen. L’intento di Mercury è proprio quello di giocare con gli stereotipi e ribaltarli. Nell’immagine Freddie vuole incarnare il ruolo della casalinga repressa che vuole liberare se stessa da un’immagine retrograda della donna. La scritta I want to break free al centro dell’art cape vuole rendere il messaggio chiaro». Con queste parole la ragazza spiega il messaggio importante che vuole lanciare.

Quando nasce e come funziona la competizione

Nato in California nel 1952, questo concorso di bellezza organizzato dalla Miss Universe Organization si tratta di uno dei più prestigiosi concorsi al mondo, seguito ogni anno da circa 600 milioni di spettatori

 

logo dell’organizzazione

Le candidate devono trascorrere quattro settimane nella località ospite, partecipando a serate di gala, eventi e incontri con il pubblico. Le 15 semifinaliste vengono scelte durante una competizione preliminare divisa in tre categorie: sono previste un’intervista con i giudici, in cui si discute con ogni candidata per esaminare la cultura generale, i progetti personali e le aspirazioni, una sfilata in costume da bagno e una in abito da sera.

Successivamente le 10 concorrenti con il punteggio più alto avanzano e dopo un altro round di competizione, le cinque finaliste vengono selezionate. Il risultato finale viene determinato non solo dalla performance e dalla bellezza della singola concorrente, ma anche da un turno di domande e risposte tra i giudici e le concorrenti.

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Sono Lavinia Falzone, una studentessa del liceo classico “alle Stimate”. Ho quindici anni e vengo da San Briccio, una piccola frazione del comune di Lavagno. Sono una ragazza estroversa e solare, mi piace divertirmi ma allo stesso tempo riuscire a organizzare e bilanciare il tempo nella vita privata, scolastica e sportiva. Gioco a pallavolo da otto anni, sport che mi ha recato molte gioie e anche alcune delusioni, che mi hanno però insegnato molto e forse è proprio grazie a queste che negli ultimi tempi sono diventata sempre più ambiziosa e competitiva. Purtroppo, a volte, riuscire a mantenere tutti gli impegni quotidiani risulta difficile, ma questo mi spinge sempre a voler dare il meglio in qualsiasi situazione.

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