Circa una sessantina di turisti di ritorno da una vacanza da Sal, un’isola dell’Arcipelago di Capo Verde, che si trova al largo della costa occidentale dell’Africa (precisamente di fronte al Senegal), sono atterrati a Verona senza i bagagli.
Atterrati alle 3:45 del mattino al Catullo di Villafranca, volando con la compagnia “Neos Air”, si sono accorti che, dopo un’ora di attesa davanti al nastro trasportatore, i loro bagagli non c’erano.
Ad interrompere l’attesa inutile ed infinita è stata un’addetta dell’aeroporto che, scusandosi del disguido, ha informato i passeggeri che i loro effetti personali non erano mai stati caricati sull’aereo. Erano rimasti a Sal poiché la stiva del loro veicolo era al completo.
Tutto ciò a causa del fatto che l’aereo, prima di atterrare sull’isola, aveva imbarcato altri passeggeri a Dakar, in Senegal, esaurendo così lo spazio a disposizione per le varie borse e trolley. Diversi veronesi hanno cercato di contattare direttamente la compagnia lombarda, attraverso il numero telefonico fornito dal personale dello scalo. Tuttavia sono stati tentativi inutili, perché nessuno rispondeva in quanto il telefono suonava a vuoto.
Tra i turisti c’era anche Pierangelo Rovere, ex primario di Malattie infettive all’ospedale “Mater salutis” di Legnago. Il medico si era concesso nove giorni di vacanza con la moglie per un po’ di calma e relax dopo trentaquattro anni di carriera.
Alcuni di questi sfortunati hanno minacciato di rivolgersi ad un legale per il grave disagio, anche perché diverse persone avevano prenotato il volo già da mesi e la compagnia potrebbe avvantaggiarsi dei soldi in più incassati per i bagagli extra di passeggeri last minute imbarcati in Senegal.
La società che gestisce il Catullo si è attivata subito per lo stoccaggio in sicurezza nell’aeroporto dell’isola dei bagagli dei turisti. Si rimane in attesa che le valigie vengano rispedite in Italia e riconsegnate ai proprietari.